lunedì 29 dicembre 2008

E bello doppo il morire, vivere anchora






Ed eccoci qui in Italia, a riposarci dalle fatiche lavorative cinesi durante la breve pausa natalizia; ed ecco tre reduci della campagna tedesca (Io medesimo, Mike e Ari veterani della battaglia di Erasmus a Karlsruhe, fronte occidentale), quasi 90 anni in 3, a ritrovarsi come 3 bambocci a ridiscendere dall'Altissimo, risalito a piedi in mattinata, a bordo di uno sproporzionato bob immatricolato nell'84 e due slitte fabbricate con ogni probabilità da nonno Tobias. Il primo video è ripreso con camera frontale (cellulare inserito nella piega del berretto). Sembriamo proprio 3 cazzoni, ma ritrovarsi, da ingegneri e con 30 anni sulle spalle, a riesumare le avventure delle elementari, è una figata pazzesca! Giornata splendida e neve perfetta! Hiiii Haaaaaa!!!!!!

Beni di prima necessità


Quanti bignè ripieni di panna montata si possono comprare in Italia con 1.3 euro? In cina se ne comprano tanti così (una quarantina più 6-7 che avevo già mangiato prima di scattare la foto). Bignè mon amour...

domenica 28 dicembre 2008

Aggiungi un posto a tavola (se ci sta)


L’offerta culinaria di Pechino è veramente vasta. Andare in giro ad assaggiare nuove diavolerie cinesi e non è una delle cose che più mi rimarranno in mente del mio soggiorno in Cina. I prezzi contenuti permettono di farsi mangiate che in Italia me le sogno (vedi aragoste e granchi enormi). La cucina della zona è totalmente diversa dalla cucina occidentalizzata dei ristoranti cinesi in Italia; qui tutto è ricoperto di peperoncini, spezie strane e una sorta di pepe mai visto prima che sembra faccia evaporare le papille gustative. E’ interessante provare robe strane, nell’hot – pot (pentola con brodaglia piccante in cui far bollire carne, verdure e altro, tipo fonduta) ci buttano di tutto, dal cervello di maiale al sangue d’oca, dalle radici di fiore di loto ai cuori di pollo. Nei mercati in giro per le strade si trovano le cose più bizzarre, che sembrano ormai quasi più un attrazione per turisti che cibo realmente mangiato dai pechinesi (stelle marine, bachi da seta, scorpioni, cavallucci marini). Nei ristoranti cinesi (non di lusso) si mangia fino a scoppiare con meno di 10 euro. In certi anche 5. Inoltre la gente proveniente dalle varie regioni apporta un sacco di varianti. Personalmente prediligo la cucina dello Yunnan e dello Sichuan, sud della Cina. La prima un po’ più tranquilla, semplice, con sapori più tropicali, la seconda “dolorosa ma gustosa”… dolorosa per via delle dosi massicce di peperoncino. Una cosa che adoro è fermarmi per strada in qualche posticino veramente poco igienico ma dove si può mangiare per meno di un euro. I ravioli per 40-50 centesimi sono un must, non voglio sapere cosa ci mettano dentro ma a me piacciono un botto. E ultimamente ho scoperto una zuppa micidiale. La chiamo 7-RMB Soup, dal fatto che costa 7 Yuan o RMB. Non riesco mai a finirla interamente, è troppo piccante, ma nemmeno gli autoctoni lo fanno. E penso che il “ristorante” in cui è servita è nel guinness dei primati per essere il luogo di ristorazione più stretto del mondo (vedi foto). Se venite a Pechino, dimenticatevi di piazza Tienanmen e scendete dalla metro una stazione prima (o dopo a seconda della direzione), a Xidan, e entrate in questo ristorante-corridoio a mangiarvi la 7-RMB Soup, consigliata anche da DJ Justice of Hell e sponsor ufficiale dei System Of A Cagna.

martedì 9 dicembre 2008

Il primo lavoro non si scorda mai...


Riporto di seguito le avventure degli ex dipendenti del famigerato studio A.S., dove il sottoscritto ha prestato servizio da febbraio 2007 a marzo 2008, riassunte nel blog di facebook del mio caro ex collega Umberto (il permesso di riprodurre il seguente materiale non è stato richiesto, ma sono convinto che sia d'accordo con me nel far conoscere al mondo la verità). Chi a suo tempo pensava che esagerassi nel raccontare cosa succedeva dentro quell'ufficio di via Duerer a Bolzano, legga per credere.
I protagonisti delle vicende sono:
- Ing. A.S. - proprietario dello studio

- Ing. F.D. (Ferruccio) - collaboratore storico di A.S. famoso per le sue colorite esclamazioni e per la salute precaria dei suoi bronchi

- Marines - segretaria
- Tutti gli altri me compreso - dipendenti e ex dipendenti


1) CAZZATE DEL GIORNO
  • A.S. compra "reggiatrice" pur ignorando completamente di cosa si tratti
  • M.G. chiede un goniometro... pazzia o sindrome A.S.?
  • A.S.chiama il sottoscritto una sera di gennaio 2008, le parole sono circa queste: "Io vado in cantiere verso le 8...tu se vuoi venire un po' più tardi fa niente..."Alle 8.15 sono in cantiere e non vedo nessuno. Alle 8.30 vedo il capocantiere e gli chiedo se ha visto A.S., mi dice di no...alle 8.40 chiamo in ufficio, risponde Ferruccio, A.S. è al cesso probabilmente a bere vino. Ferruccio dice ad A.S. che ho chiamato. La risposta di A.S è (vedi sezione frasi del giorno): Ma che vada a cagare!!! Ferruccio: Chi? A.S.: DAAAAVIDEEEEE!!!! Arrivo in ufficio, mi sento dire da A.S.che lui era lì dalle 7.50 e alle 8.10 si è rotto le balle, e se non vedo nessuno, cazzomerda, cosa sto lì a perder tempo a fare? Rispondo che ho chiesto al capocantiere, lui non ha visto nessuno quindi ho pensato che A.S. doveva ancora arrivare. La risposta è: macheccazzo chiedi al capocantiere che non sa un cazzo, dovevi chiedere all'ESCAVATORISTA!!!!!!
  • A.S. (che si vanta di conoscere bene la sua macchina), finisce la benzina in autostrada (estate 2007)
  • A.S. chiama in ufficio Matteo (un ex collega che ha pensato bene di lasciare dopo 2 mesi) e gli chiede di andare a prendere un paio di litri di benzina per la moto che è a secco (estate 2007)
  • A.S. fa spostare di 20 cm le lampade sopra i tavoli di lavoro... (06.11.2008)
  • "Marines, chi ha portato questi biscotti di merda?"
    "Io: il ho fatti per la prima volta..."
  • Dopo averci provato con "Yellow Submarine" dei Beatles, A.S. impone allo studio e a tutti coloro che in futuro chiameranno il motivo per l'attesa telefonica: "The third man" di Anton Karas! (Ton to to ton to to ton...) (10.11.2008)
  • Un muratore albanese chiama Ferruccio dopo che gli ha bucato una guaina firmando la sua condanna a morte (Ferruccio adora le guaine impermeabilizzanti come un vero e proprio dio).
  • A.S. rimpiange di non aver chiamato per la serata 4 meretrici che professano nel Veronese. Sua figlia è a tre metri di distanza. (Cena di Natale 2007)
  • A.S. giocando a briscola chiamata, lancia le carte che ha in mano urlando "PASSO!!!". Dopodichè si beve di resta un calice riempito di grappa pensando fosse spumante e ringrazia il sottoscritto che lo aveva avvisato. (Sempre cena di Natale 2007)
  • 11.11.08 ore 19.00 A.S. urla inspiegabilmente "Sandroooo!!!" per un paio di volte. Nè il sottoscritto, nè Ferruccio rispondono, alchè A.S. si incazza con me perchè non lo sentivo. PS: "lavoro" in questo studio da oltre sei mesi... Sarà l'Alzheimer.
  • 05.12.08 A.S., nel viaggio di ritorno in macchina da Torino, si incazza con Marines. Per parlare con Matteo cosa fa? Mi chiama sul cellulare e si fa passare Matteo.
    E per non essere da meno, qualche minuto dopo, Matteo dall'interno 61 chiama Marines all'interno 10 per farsi passare Stefano all'interno 60. Voleva sapere da Stefano se Marines aveva trovato i libretti delle istruzioni dei telefoni! Chi va con lo zoppo impara proprio a zoppicare...
2) FRASE DEL GIORNO
  • "...Dietro una cassa automatica possono starci anche sei persone!!!" (A.S:30.10.08)
  • "La matematica è una sola: è quella!" (A.S.:31.10.08. Frase pronunciata a 320 dB dopo aver cambiato, per la quarta volta, idea sul calcolo dell'area di un retttangolo)
  • sono stufo di fare il correttore di bozze!
  • gli insegnanti sono tutti dei coglioni!...esclusi i presenti ovviamente... (cena di natale 2007)
  • questo progetto è stato masturbato da troppa gente cazzo!
  • "Quel SUDO lì del cazzo, serve?" (A.S. in uno dei suoi tanti inutili tentativi di spegnere il server col comando SUDO INIT 0)
  • "Chiudere il frigorifero col ginocchio!"
  • Marines sa cosa sa lei dell'Italia? Niente!!!! (A.S. a Marines senza un preciso motivo)
  • "Siamo ingegneri o poeti???" (F.D, commettando la dicitura "ambiente scarsamente soleggiato", presente nella sezione "verifiche agli SLE" del Testo Unico...)
  • A.S. - ma che vada a cagare!!
    Ferruccio - ma chi?
    A.S. - DAAAVIDEEEEEE!!!!!!!
    (questa va spiegata nella sezione cazzate del giorno)
  • "Agli avvocati devi spiegare anche che il buco del culo è rotondo" (A.S. discutendo con F.D. in merito alla differenza fra chiodi permanenti e chiodi provvisori - 18.11.08)
  • A.S. a Dario, altro collega passato a miglior vita: "Sai quanto pesa il vetro? pesa più di un sasso!"
3) E QUESTA E' SUA NONNA (le migliori espressioni idiomatiche di ferruccio - il titolo stesso nel suo linguaggio sta a voler dire: "è così che funziona! - si fa così!")
  • "Il computer è una troia"
  • "Hai tu la puttanata del coglione?" (=non è che, per caso, tra i tuoi raccoglitori si annida quello contenente le recenti Norme Tecniche per le Costruzioni emanate dal ministro Lunardi?)
  • "E qua non ci piove giù il gatto" (="e questo è certo!". La frase in questione si fa apprezzare per l'arguta ridondanza: non basta che sull'argomento "non piova", occorre, bensì, che non piova "il gatto" animale, quest'ultimo, famoso per la sua idiosincrasia nei confronti dell'acqua e delle sue attinenze. L'ermetismo italiano ne esce notevolmente arricchito)
  • siamo a Parigi = questi due elementi si trovano sullo stesso livello
  • questa trave non porta un cazzo buffo = i carichi su qusta trave sono molto modesti
  • fammi un raccordo a cipolla = non l'ho ancora capito
  • fammi un raccordo a figa = non toccare la pila del ponte
  • "vado a prendere l'animale" (=ritengo che l'attuale organizzazione dell'orario scolastico mi obblighi a riportare a casa l'adorato frutto dei miei lombi")
  • "è come guzzar na vecchia" = "è un lavoro di merda" (novembre 2008)
  • "madonna la sua zia fritta" (intercalare frequente nei momenti di difficoltà)
  • "figa fredda" (l'esclamazione non ha bisogno di commenti; coloro che han vissuto anche solo qualche giorno in questo studio, la conoscono benissimo)
  • "Che gli prenda un cancro al buco del culo"; "O Dio matto"; "Puttana troia morta in guerra"; "Zio scantambrà picà 'n guerra"; "Concludendo grappa bocchino"
    Solo per rimpinguare la lunga collezione di bestemmioni travestiti del mitico F.D.
  • madonna appesa
    madonna ripida
    madonna esplosa
    madonna grassa
    madonna manovella
4) AMARCORD - I MOMENTI DA RICORDARE
Spazio dedicato agli aneddoti...
  • Per la festività dei Santi il mercato di Piazza della Vittoria viene spostato da sabato a venerdì 31 ottobre. Ovviamente il nostro eroe (per chi non lo reputa tale sto parlando dell'Innominabile A.S.) lascia la macchina in piazza il giorno precedente e gliela rimuovono forzatamente. Accompagnato dal sottoscritto ai magazzini per riprenderla, sale in macchina e incazzatissimo torna verso l'ufficio. Lo seguo a distanza e lo vedo imbufalirsi contro il povero foglietto verde della multa, finchè colto da uno dei suoi soliti raptus mentali getta la multa dal finestrino. Sapete la morale? Ferma la macchina inchiodando qualche metro dopo, scende sotto il diluvio rischiando di essere investito (evidentemente anche da me che lo seguivo... maledetta la volta in cui non l'ho fatto) e raccoglie la multa bestemmiando contro gli automobilisti che lo insultano con i clacson!!! Mitico, il nostro eroe!
  • "The day after marocco" - al ritorno dalle tanto agognate vacanze in marocco...dopo aver provato qualsiasi cibo e (soprattutto) bevanda autoctoni...il Don Chisciotte de noantri si trovava alla prese con insolubili problemi esistenziali nonchè intestinali. Caso volle che il sottoscritto decise di recarsi al bagno (nel vecchio glorioso studio di via duerer) e mentre espletavo i miei bisogni irruppe nel bagno il protagonista della nostra storia, sbattendomi di impeto la porta contro la schiena. Il risultato fu che attanagliato dalla fretta di evacuare a causa dello spavento...ebbene sì amici miei...si cagò addosso! Dopo una mezz'ora di ripulisti generale, con le pive nel sacco (ed altre sostanze mefitiche nei pantoloni) disse: "marines...mi sa che vado un attimo a casa..."the end

martedì 2 dicembre 2008

The chain gang (You can't see me!)


La criminalità a Pechino sembra essere decisamente bassa. Forse questo è dovuto all'alta probabilità di essere giustiziati tramite pallottola nel coppino in uno stadio in diretta nazionale con costo del proiettile a carico proprio. E con la crisi economica attuale non è facile potersi permettere un proiettile. O forse la criminalità c'è ma nessuno lo dice, chi lo sa... Ad ogni modo, se si considera un crimine il furto di biciclette, allora la media sale a dismisura. Per contrastare questo fenomeno, almeno nel mio piccolo, ho pensato di dotarmi di una catena da 3 Kg in lega di Palladio-Molibdeno trattato con Energon forgiata nel fuoco del Monte Fato a Mordor (Andromeda la voleva ma non se la meritava per via della suo omosessualità), con lucchetto che farebbe impallidire John Cena. L'altra sera sono andato a mangiare quegli intrugli infuocati diabbolici tipici di un ristorante indiano. Incateno la mia GIANT fuori dal ristorante, mangio, esco e faccio due passi, i due passi diventano quattro e a un certo punto mi accorgo che sono più vicino a casa che alla bici. Quindi rimando al giorno dopo il recupero del mezzo. 24 ore dopo circa la bici è sparita.
Ho scoperto così che:
  • la bici non va abbandonata per un'intera nottata, poverina
  • la supercatena non serve a niente se la bici è incatenata a se stessa, si portano via bici e catena.
Per fortuna con 35 euro me la ricompro...spero almeno che la catena non sia made in China e che sudino un po' per aprirla...

mercoledì 5 novembre 2008

Philippines - Parte II


Secondo giorno....decidiamo di lasciare Manila. E' domenica e sembra tutto chiuso...per la prima volta vedo negozi chiusi in una metropoli asiatica per il semplice fatto che è domenica...suppongo sia un'effetto collaterale del cattolicesimo. Decidiamo di andare a Puerto Galera sull'isola di Mindoro. Dato che non abbiamo organizzato niente (si sa che le mie doti in quanto a organizzazione sono infime) chiediamo consiglio alla reception. Ci chiamano un taxi per la stazione dei bus. Il tassista, che è il tipo con i denti più marci che abbia mai visto, ci propone di andare con lui fino al porto per imbarcarci per Puerto Galera. Il prezzo è buono quindi ci facciamo un'ora e mezza di macchina al posto delle tre ore su una corriera filippina. Appena arriviamo al porto la macchina viene circondata da una decina di filippini che non mi ispiravano nessuna fiducia. In realtà erano tutti lì (in dieci) a dirci in che direzione andare, a chiederci dove siamo diretti, a offrirsi di portarci le borse. La borsa non gliela lascio neanche per idea, compriamo il biglietto e ci imbarchiamo. Durante il tragitto sul traghetto chiedo a un'occidentale se sa raccomandarci qualche posto dove alloggiare. Scopriamo che è un'australiano, che oltre ad essersi trasferito nel posto da circa vent'anni, probabilmente per via di una giovane filippina, è anche il proprietario di un resort. E ci propone ovviamente il suo, facendoci però uno sconto mica male. E ci racconta che il suo resort è in un posto dove di notte la situazione diventa "very wild". La spiaggia non è male, decisamente meglio di Manila, il posto è frequentato soprattutto da scuba divers. Purtroppo possiamo restare solo un giorno e mezzo...ci concediamo un po' di snorkeling e i fondali sono veramente spettacolari, i ristoranti sulla spiaggia fanno ottimo cibo, ma non capisco dove la notte diventi selvaggia....boh, forse sarei dovuto entrare in quel paio di bar con le tipe in bikini sui tavoli...
Torniamo a Manila...stavolta in bus, 3 ore di viaggio in un posto strettissimo. Chiediamo al taxi di portarci in un hotel decente con connessione internet (l'agenzia non mi ha trovato un volo di rientro per il 21, il giorno di troppo a Manila me lo faccio connesso e lavorando in albergo) e in una zona decente. Io mi faccio una giornata in hotel, la Fiona se la passa nel centro commerciale più grande delle filippine e il quarto del mondo, e la mattina dopo torniamo a Pechino.

pro e contro delle Filippine
pro:
  • tutti, anche gli scemi dei villaggi, parlano inglese. Nessun problema di comunicazione.
  • costi minimi per qualsiasi cosa, dall'hotel al ristorante ai trasporti.
  • un sacco di tipe con cui potenzialmente pasturare nel caso veniate da soli
  • ottime spiagge
contro:
  • condizioni igieniche che lasciano a desiderare
  • come in tutti i paesi di queste parti, la gente cerca di spillare più soldi possibili ai turisti. Ma i filippini sono proprio rompicoglioni
  • non sembrano il posto più sicuro del mondo
  • sorci, topi, ratti e pantegane

Philippines - Parte I


E finalmente con 2/3 settimane di ritardo postiamo la mia esperienza filippina anticipata due post fa.
Come dicevo, partenza posticipata di un giorno...questa volta arriviamo in aeroporto puntuali. Il volo è u po' una rottura di maroni, si fa scalo un'ora a Xiamen, l'aereo è stracolmo e il pasto è l'onnipresente pollo con riso che oramai mi esce dalle orecchie, narici e da quei buchi nell'angolo interno degli occhi. E' un po' come una canzone di ligabue...magari cambia il nome sul menù ma è sempre la stessa roba (vedi vari post su www.diemmeci.blogspot.com ).
Arriviamo a Manila verso le 10 di sera. Usciamo dall'aeroporto in cerca di un taxi...si comincia già a capire come funziona da queste parti. Ai tirusti bisogna cercare di fregare più soldi possibile, quindi ecco che compaiono taxi regolari e non regolari, gente che si offre di portarti la borsa, tuktuk (una sorta di apecar), gente che cerca di farti salire sul suo minivan...vada per il taxi regolare. Le tariffe sono ancora più ridicole di quelle cinesi e con 6 euro siamo all'albergo. Dato che non è pagato dalla buona vecchia Favero&Milan Engineering questo giro l'albergo lo ho scelto io. Un tre stelle, 15 euro a notte...un vero cacatoio...Comunque è solo per la prima notte. Decidiamo di farci un giro per Manila...bene, questa città è una vera fogna. Puzza di immondizia, insettazzi, cani randagi e topi più grossi dei cani la fanno da padroni. Arriviamo in una zona piena di locali; all'una di notte le strade sono ancora piene di gente. Ad un certo punto notiamo dei tipi che corrono, avranno 16 anni o giù di lì. Subito dopo arriva un pick up della polizia. I fuggiasci cercano di sparpagliarsi per i bar. Dal pick-up esce il "poliziotto" vestito con shorts, maglietta e sandali. Va in cerca dei pivelli e dopo un minuto riappare trascinando due ragazzini per il colletto della maglietta e praticamente buttandoli dentro il cassone del pick-up...boh...
Ad ogni modo, ci rendiamo conto che Manila non è il massimo in quanto a sicurezza dal fatto che sulle porte di ristoranti e supermercati c'è spesso una guardia con una pistola che sembra un cannone a mano o con un fucile a tracolla...stica...

fine prima parte - Manila è una fogna

mercoledì 29 ottobre 2008

la vita è come la scala del pollaio....


Il titolo c'entra poco col post...Essendo qui ormai da un po' di tempo comincio ad apprezzare cose dell'Italia che in genere fanno incazzare, o che come minimo ci rendono i "peggio" d'Europa. Sembra infatti che i cinesi abbiano appreso dagli italiani alcune abitudini, ma gli alievi hanno nettamente superato i maestri. Ecco due piccoli esempi di vita quotidiana:

-STRISCE PEDONALI: ovvero dei rettangoli bianchi su sfondo grigio senza significato. Sono sicuramente la cosa meno rispettata del codice stradale cinese (sempre che ne esista uno). Se in italia una macchina su dieci si ferma per far passare i pedoni, qui la media scende a uno su infinito. Se si inizia ad attraversare forti della regola che dice che la precedenza è nostra, le macchine non si fermeranno comunque, suonando con prepotenza il clacson e cambiando leggermente la traiettoria per evitare di poco, forse, il pedone e andando magari a invadere l'altra corsia. Il metodo migliore per attraversare è aspettare che un nutrito gruppo di indigeni, facendosi forza gli uni con gli altri, inizi ad attraversare. A quel punto si attraversa lasciando il gruppo fra se e le macchine. All'inizio facevo così pure io; ultimamente ho deciso che i cinesi non mi stanno molto simpatici e vanno sfidati, e allora una volta accertato che la velocità della macchina in arrivo non è letale, io attraverso comunque, lanciando all'autista uno sguardo che dice "chemminchiavuoi?" nel momento dell'inevitabile colpo di clacson. La classifica dei più pericolosi e spavaldi (l'ultimo aggettivo per far contento il mike) vede al primo posto gli autobus. Con loro meglio non pensarci nemmeno di provarci. Seguono nell'ordine le audi nere con vetri oscurati (spavaldissimi), i taxi e i vecchiacci con la bici elettrica.

-LA CORSA PER IL POSTO SULLA METRO: la definizione di nanosecondo è il periodo di tempo che passa dall'apertura delle porte della metro al momento in cui l'ultimo posto a sedere viene occupato. In questo periodo di tempo succedono cose che voi umani non potreste neanche immaginare. Tanto per fare un esempio del valore del posto a sedere per i cinesi, riporto quello che mi è successo ieri. Ero già sulla metro, e poco prima di una fermata due persone sedute si alzano. Mi avvicino al posto. Non vedo nessuno che lo reclama.Faccio per sedermi e praticamente mi siedo in braccio a una signora sulla quarantina che non so come è riuscita a lanciarsi infilandosi tra me e la sedia. Dopodichè mi ha anche sorriso con un espressione che pareva volesse dire: troppo lento, pivello! Eh già, ho ancora molto da imparare...

mercoledì 22 ottobre 2008

Così non va....


No per dio, non va per niente bene! Vedete di risolvere sta crisi dell'euro altrimenti la mia paga qui in Cina non vale più una mazza!!

venerdì 17 ottobre 2008

Ti sto soltanto dicendo, è pericolosissimo spingere al massimo una macchina da corsa, tutto qua! Potrei esplodere!


Una cosa buona di questo lavoro a Pechino è che benchè il mio visto valga diversi mesi, le singole entrate in Cina valgono 30 giorni. Il che significa che ogni mese devo andarmene in un posto qualunque fuori dalla Cina e rientrare. Questo mese ho scelto Manila, e prendendomi il lunedì di ferie ho pensato di farmi il weekend lungo con un paio di giorni di spiaggia (e si parla delle Filippine, mica Caorle). I problemi sono iniziati quando la Fiona mi ha chiesto "posso venire anche io?", ed io ho risposto "ma si, perchè no?". In realtà tutto fila liscio fino al giorno della partenza. Prenotiamo online, troviamo un volo con orari decenti e costo pure, il capo mi concede il giorno di ferie. La partenza è alle 16.15 del venerdì. Facciamo una premessa: non ho mai perso un volo o un treno, (a parte una volta, tragitto Karlsruhe - Muenchen per l'Oktoberfest, quando mentre andavamo alla stazione il Silvio si è cappottato in bici andando quasi a morire sotto una macchina parcheggiata) e mi piace arrivare in anticipo in aeroporto per visitarlo e vedermi i negozi. Venerdì esco dall'ufficio alle 13.30. Chiamo la Fiona e dico, preparati, arrivo fra 20 minuti, andiamo in aeroporto e pranziamo lì. Qui iniziano i problemi elencati di seguito:
  1. la risposta della Fiona è: "no, mangiamo prima, al ristorante qui vicino a casa, è ancora presto e oggi mi scade il buono sconto per il pranzo". Il buono sconto in questione ha un valore di 20 yuan, 2.20 euro; ora rischiare di perdere un volo per 2 euro mi pare una cazzata ma in un momento di debolezza ho detto, ok va bene...
  2. quelle baldracche delle cameriere sono lentissime
  3. finiamo di mangiare alle 14.20 (è già tardi) e corriamo al mio appartamento a raccattare la mia borsa. Il problema è che a Pechino solo per attraversare la strada ci si mette 5 minuti.
  4. Corriamo verso la stazione della metro ma la Fiona è lentissima e si permette di messaggiatre col cellulare...le dico, smetti di usare quel cazzo di cellulare, scrivi dopo quando siamo sul fottuto treno.
  5. chiedo alla Fiona, è il terminal 3 (il 90% dei voli internazionali parte dal nuovo terminal 3) o il terminal 2? Controllo il biglietto, è il terminal 2....il treno della metro ci mette troppo ad arrivarci, prendiamo un taxi. Metto la borsa della Fiona nel bagagliaio, la mia sul sedile e partiamo.
  6. quando si ha fretta i semafori sono tutti rossi.
  7. arriviamo all'aeroporto in fottuto ritardo e la fiona per velocizzare il tutto mi fa: "corri al check in e mettiti in fila io pago il taxi e arrivo con le borse." Effettivamente le borse sono leggere e ce la può fare...ma mi permetto di ricordale prima di aprire la portira: "Ricordati le borse! "
  8. al check in non c'è nessuno, quindi aspetto le borse. La domanda che mi sorge spontanea con grandissimo stupore ed orrore quando arriva la Fiona è: "Dov'è la borsa?" - "è qui" - "non quella, l'altra!!!!!" La fiona sbianca, io corro fuori alla ricerca del taxi che è già ripartito. Per fortuna avevamo la ricevuta del taxi, chiamiamo il numero riportato sulla stessa, ci danno il cellulare del taxi che ci riporta la borsa, ma perdiamo buoni 20 minuti.
  9. corriamo al check in e ci dicono che è chiuso. Imploriamo di farci passare (sono le 13.50). Dicono che non è proprio possibile. Ste tipe del check in sono proprio delle zoccole.
  10. andiamo allo sportello della China Southern Airlines e chiediamo quando è il prossimo volo. E' esattamente 24 ore dopo. Dato che comunque DEVO uscire dalla Cina lo prenoto. Ma i giorni alle filippine si riducono a due. Allo sportello ci chiedono se vogliamo spostare anche il ritorno, il prezzo resta lo stesso. Per me non si può fare, devo tornare al lavoro, la Fiona ci pensa su e decide che forse per lei vale la pena fermarsi di più, pagare un volo per due giorni è un po' una minchiata. Ma fare ritorni separati è un problema, dobbiamo chiedere all'agenzia online dove abbiamo prenotato.
  11. chiamiamo l'agenzia e chiediamo di spostare il ritorno solo per la Fiona, io torno al 21 e lei al 24. Ci dicono ok, vi mandiamo gli e-ticket via email.
  12. torniamo a casa, controllo la mail e cosa vedo? due biglietti con ritorno il 24. Mi sto per suicidare assieme a tutto sto popolo di handicappati.
  13. richiamo l'agenzia e dico che io devo tornare il 21. Mi dicono che non ci sono più posti liberi!!! Se voglio il 22. Germano Mosconi è ormai un dilettante nei miei confronti. Dico vada per il 22 ma continuate a controllare se si liberano posti per il 21.

Oggi si riparte...speriamo bene...
Il mio consiglio finale è, se andate a Manila andateci da soli!

giovedì 9 ottobre 2008

Eccolo qui


Il simbolo del post precedente....ora inchinatevi!

Dietro a quel palazzo c'è un povero cane pazzo...


Qual'è la probabilità di trovare un trentino a Pechino? E quale di trovarne uno che ha studiato a Mesiano? E quale di trovarne uno nel tuo stesso ufficio? (ma che fa un lavoro diverso e che non lavora per la tua stessa ditta, se no diventa più facile). Ebbene è successo, nel mio ufficio c'è momentaneamente un'ingegnera ambientale di Romagnano ed è la dimostrazione che il pianeta terra è veramente un buco, e dato che è l'unico pianeta del sistema solare abitato ed abitabile, questo fa sì che il sistema solare stesso sia un buco in cui non puoi neanche andartene in un altro continente che trovi anche lì delle particelle vaganti generate da Mesiano....
Riflettete gente e già che ci siete inchinatevi di fronte al simbolo del potere dello shogun Mitsukuni Mito ed adoratelo come un dio!

mercoledì 8 ottobre 2008

Avanti così, number one!


Oggi arriva una telefonata a Frank, il mio assistente cinese, da parte del Project Management Team cinese (CPMT) per un cantiere a Tianjin che dio volendo non partirà troppo presto visto che ho già fin troppo da fare. Qui di seguito la traduzione del riassunto della conversazione:
CPMT: "buongiorno, vorremmo avere qualche notizia su come sta procedendo la verifica dei documenti per la gare d'appalto del cantiere...comìè che non ci avete ancora fatto saper nulla da ormai diverso tempo?"

FRANK: "a dire il vero Davide vi ha spedito una mail due settimane fa prima delle ferie e una due giorni fa, chiedendovi alcune specifiche e aggiornandovi sulla situazione..."

CPMT: "ah, davvero? Non abbiamo ancora controllato la mail (da 2 settimane...)"

FRANK: "ok, allora controllatela così possiamo andare avanti"
CMPT: "ok, arrivederci"

FRANK: "arrivederci"



Abbiamo a che fare con dei COGLIONI!

lunedì 29 settembre 2008

Raccolta Differenziata




Chi pensa che la Cina sia il paese che sporca l'aria del mondo, che non firma il trattato to Kyoto, dove si producono schifezze malsane che vengono esportate in tutti i modi, dove si vende latte che fa venire i calcoli renali e dove molti di tutto questo se ne fregano o semplicemente non sanno, beh, ha perfettamente ragione. Eppure anche in questo posto senza apparenti principi rivolti all'ecosostenibilità esiste la raccolta differenziata. Che non è promossa dallo Stato o dal Sindaco, ma da privati cittadini che, almeno per come la penso io, sono scelti attraverso una durissima selezione. Queste persone dimostrano infatti una grande pazienza e fiuto per la ricerca della merce, la riescono poi a sistemare sui loro camion a pedali in una maniera possibile solo con la telecinesi e presentano un'enorme resistenza alla fatica. Le immagini si commentano da sole!

sabato 20 settembre 2008

626 / 2 - Il bambù




Ad Honk Kong si utilizza tranquillamente il bambù per la realizzazione di ponteggi direi piuttosto alti. Ora, d'accordo che Jackie Chan in Rush Hour 2 diceva che il bambù di Hong Kong era molto resistente, e probabilmente le imprese e gli operai di queste parti si fidano della sua parola che probabilmente sostituisce l'Eurocodice, ma a me quelle connessioni fatte con filacci di plastica o fil di ferro e quelle basi di appoggio piuttosto esili (figura 2) e soprattutto quegli ancoraggi realizzati su qualunque cosa (figura 3) fanno sembrare la cosa alquanto aleatoria. Io molto volentieri su quei ponteggi non ci salirei, considerando che il palo a cui era attaccato il vecchio Jackie si spezza.

HK - parte terza




Terzo giorno - porto a termine la missione ricevendo da Bill il mio bel visto F per la modica cifra di 950 dollaroni di HK (sui 90-95 eurazzi) e passo la giornata a cercare di risolvere problemi di budget legati al bel progetto dell'arch. F.S. (vedi qualche blog precedente). Esco nuovamente di notte a vedermi Hong Kong by night. Sarò un romanticone ma la vista dello skyline di Kong Kong dalla costa di Kowloon vale da sola il prezzo del biglietto che nel mio caso non ho pagato io. Se poi ci aggiungiamo l'incontro con un Bruce Lee di bronzo abbiamo un valore aggiunto mica da poco! Tra l'altro la promenade lungo la costa strasborda di gnocca, peccato che sia tutta in buona compagnia. Me ne torno nelle caotiche vie del centro. Nella piena via principale una signora sulla cinquantina mi allunga un foglietto chiedendomi "are u interested in chinese girls?". Il foglietto era il menù completo con i vari massaggi disponibili. A Hong Kong i papponi sono nerds e presunte signore per bene, direi che anche il Mario qui sarebbe perfetto. Ritorno nella zona delle cianfrusaglie elettriche, un mio amico mi ha chiesto se gli cerco un cellulare e pare che a Hong Kong costino meno. Costeranno anche meno ma quello che vuole lui è comunque una milionata di vecchie lire. Continuo a gironzolare e in una strada un po' meno trafficata passo davanti a una coppia, lei decisamente messa bene. Il tipo mi dà una pacca sulla spalla e mi fa "you like her? Do you want to take her home?" Non sono riuscito a trattenermi dal rispondere "I wish but I can't, my mom doesn't want me to spend too much money" citando in maniera non perfetta Full Metal Jacket. Anche a Hong Kong c'è una zona tipo Harlem, e ci passo proprio in mezzo sulla strada per tornare all'albergo. Improvvisamente ero l'unico bianco in mezzo a grossi tipi di colore, ho pensato che forse era il caso tirare dritto.
Ricapitolando, HK è una figata e il mio consiglio resta quello di 3 post fa.

HK - parte seconda


Secondo giorno - lascio il passaporto a Bill e passo quasi tutto il resto della giornata a lavorare...eh già, purtroppo non erano vere ferie. Per pranzo esco a cercarmi un ristorante e riesco a vedermi un po' la città alla luce del giorno. C'è la solita valanga di gente per le strade, vedo le famose farmacie con gli antichi rimedi tradizionali - parti qualsiasi di animali qualsiasi - ad ogni angolo c'è un pachistano che mi chiede se voglio un vestito fatto su misura o una cravatta, e mi soffermo a riflettere da buon ingegnere sui ponteggi di hong kong, ma rimando questo argomento ad un post dedicato.
Di sera decido di visitare il vero centro di Hong Kong, la parte sull'isola, quella dei grattacieli moderni, dei business centres e dei club. La si raggiunge in traghetto (20 centesimi) o in metro con tunnel stile Manica (sui 50 centesimi). Io vado in metro e scelgo una fermata qualsiasi, tanto non avendo fretta la si può girare tutta a piedi. Dove scendo io ci sono un sacco di locali, ristoranti e gnocca. Solo il giorno dopo su internet scopro che mi sono perso, sulla via parallela alla mia, il "red light discrit" chiamato anche "the world of Suzie Wong" per via di un libro che narra le vicende di sta meretrice di nome Suzie. Va beh, sarà per la prossima volta. Il posto è interessante, ci sono un sacco di turisti, ma Kowloon (sulla terraferma) mi sembra più viva. Mi sembra comunque un buon posto per aprire la solita gelateria o kuckas bar di cui si parla da anni...

continua

venerdì 19 settembre 2008

HK - parte prima



Eccomi di ritorno a Pechino dopo la "missione" ad Hong Kong. La mia missione era quella di portare il mio passaporto ad un agente di nome Bill e aspettare che me lo riportasse con un visto F (visto business) per la China, che mi permetterà di stare qui altri due mesi. Un'ottima occasione per farsi un viaggio di 3 giorni pagato da Favero&Milan Engineering.
Volo di 3 ore con Air China. Le hostess non sono male, il piatto principale del pranzo consiste in una sorta di Moon Cake di carne veramente orripilante. Voto alle hostess 7.5, voto al cibo 4+.
Raggiungo l'hotel con la metro, che è moderna e funziona benissimo. Il Ramada Kowloon Hotel costa al mio capo 120 euro a notte. Per questa cifra mi aspettavo chissà cosa, invece la camera è piuttosto piccola, la colazione non offre molto di normale per un italiano (era invece ben provvista di pollo al curry, riso in vari tipi e altra roba che alle 8 di mattina non oso neanche guardare), la connessione wifi non è inclusa nel prezzo...insomma, rapporto qualità prezzo piuttosto basso ma suppongo che sia dovuto ai prezzi esosi degli alloggi di Hong Kong, dopotutto è il posto + densamente popolato del pianeta. Il mio hotel è a Kowloon, la parte di Hong Kong sulla terraferma. Ci arrivo di sera, quindi esco subito per cenare e vedere la situazione.
Le strade sono illuminate a giorno dalle luci dei negozi, a parte cinesi c'è gente di ogni nazionalità (un sacco di indiani/pachistani e africani che penso non siano ben accetti nel resto della Cina dato che non ne ho mai visti), fa un caldo nucleare, le ragazze sono tutte tirate, i tassisti sembrano saper guidare a differenza di Pechino e la gente sa parlare inglese. A prima vista sembra un bel posto. A parte l'albergo, il resto non sembra costare molto, anzi, si mangia tranquillamente con 3-4 euro. Dopocena decido di girarmi il posto a piedi. Passo per il night market che vende cianfrusaglie di tutti i tipi e vestiti rigorosamente fake, la cosiddetta ladies street (che non è la strada delle zoccole, è la strada PER le ragazze, perchè c'è un mercato di vestiti, borse e altre minchiate al femminile) e il quartiere delle robe elettroniche. Continuo a camminare, e a un incrocio vedo un tipo che mi guarda; era pettinato con la riga in parte, portava occhiali spessi due dita, maglietta che se non era di Dungeon & Dragons era di Guerre Stellari e sembrava appena uscito da una riunione del Mensa. Insomma un vero nerd. Ma quando gli passo vicino con molta sorpresa mi sento dire: "Hey Sir, you want girls? Beautiful girls?" Mi guardo in giro e vedo altri personaggi tipo questo, ma più loschi, che aspettano al di fuori di porte illuminate da luci al neon che invitano ad entrare. Il resto è buio, ma come, dietro all'angolo c'è un casino di gente e luce accecante. Preferendo non fare incontri con le triadi rispondo "no, thank you" e torno in albergo.

continua

mercoledì 17 settembre 2008

HK


anche DJ Justice of Hell consiglia:


VISITA HONG KONG O VA ALL'INFERNO!!!



Questo posto è una figata, nel prossimo post entrerò più nel dettaglio

I felt the hate rise up in me....


Domenica scorsa la Fiona mi convince ad andare all'Happy Valley, la "Gardaland" di Pechino. Non che ne avessi una gran voglia, comunque era una bella giornata e il biglietto d'entrata, che è la cosa importante, non è molto costoso. La convinco però a raggiungere il parco in bici, 14 km sotto il solo respirando l'aria salubre della città, ma lungo la strada si passa vicino ai cantieri della CCTV e del World Trade Center, e vedere da vicino la situazione è un must (lo so, devo curarmi!). Ad ogni modo arriviamo al parco; non vediamo alcun parcheggio per le bici, quindi le incateniamo a una ringhiera vicino ad altre 3-4 bici, a ridosso di una baracca della sorveglianza. Ecco allora che arriva il cinese rompiballe di turno, una tipa con la maglia delle olimpiadi (quanto le odio ste magliette!) che era ovviamente parte dello staff. Comincia a lamentarsi con me, ovviamente in cinese, sul posto da me scielto per la bici. Io rispondo che non la capisco. La Fiona mi dice di fregarmene, incatenare la bici e andare, perchè sono le solite minchiate dei cinesi a cui stanno sulle palle i westners. La tipa non molla, e allora le chiedo, ovviamente in inglese sapendo benissimo che non mi avrebbe capito, dove posso parcheggiare, e perchè visto che altre bici sono lì io non posso mettere la mia. La risposta, probabilmente a un'altra domanda, arriva in cinese. Le dico che se lavora per un parco divertimenti, luogo turistico visitato da molti stranieri, dovrebbe cercare di parlare un po' di inglese. Dopo 2 minuti di discussione se ne va probabilmente bestemmiando qualcosa contro i bianchi. Entriamo nel parco, dove sembra che metà popolazione di Pechino si sia ammassata in coda per le montagne russe. Ad ogni modo alcune attrazioni sono veramente potenti e, code chilometriche a parte, ci siamo divertiti. Usciamo che sono ormai le dieci di sera, le bici sono ancora lì (per fortuna). Ma una volta raggiunte cosa scopro? 4 gomme a terra! La stronza ha colpito! I cinesi sono veramente vendicativi! Se fossi stato in centro a pechino di giorno me ne sarei fregato, avrei portato la bici da un meccanico di bici di strada (esiste questa figura professionale, sono dei vecchi con gli attrezzi per riparare le bici e un compressore per gonfiare le gomme seduti su uno sgabellino sul marciapiede), gli avrei allungato 5 euro o meno e poi via. Ma qui siamo in figalandia e sono le 10 di sera. Sono veramente incazzato nero. La sorveglianza ha già levato le tende, andiamo a chiedere spiegazioni al customer care, la risposta è: come facciamo a sapere che qualcuno vi ha bucato le gomme? Magari è solo un problema delle bici. Ma che cazzo dici!?!? Fosse una gomma sarei d'accordo, ma quattro??? Solo delle nostre due bici? Dopo un po' di discussione la Fiona minaccia di chiamare i pulotti (fra me penso...figuriamoci se la polizia darebbe ragione a me che sono straniero e per giunta ho anche lasciato il passaporto a casa). Però la minaccia ha funzionato, perchè si sono offerti di pagarci il taxi per tornare a casa e di ripararci le bici. Io ho ricordato loro di pagarci anche il taxi la mattina dopo per tornare a prenderci le bici. Così è stato, la mattina dopo le gomme erano gonfie e la puttana non si è fatta vedere, peccato. Tornando a casa un taxi a momenti investe la Fiona, e con mio stupore la sento urlare: I WANNA FUCKING BURN THIS COUNTRY!!! Ogni tanto è un po' quello che penso pure io.

domenica 14 settembre 2008

626



Questa la scena (vedi foto) che mi si è presentata fuori dalla porta del mio ufficio venerdì pomeriggio scorso: un uomo (a sinistra) impegnato nelle pulizie delle vetrate della corte interna dell'edificio, al settimo piano (direi sui 28 metri, non è un gigaparsec ma provate a cadere da 28 metri di altezza su un pavimento di marmo), sospeso su una sorta di altalena rudimentale, la quale, facendo passare le due corde sopra il parapetto, è a sua volta sostenuta dai piedi del tipo che si gratta la testa. Al fine di ottenere un coefficiente di sicurezza apparente veramente elevatissimo, un imbrago assicura l'operatore ai piedi dell'altro tizio sulla destra.
Considerazioni:
1-se il tipo che si gratta scivola o starnuta, l'operatore cade
2-se l'operatore cade, il tipo sulla destra prima va gambe all'aria sbattendo la nuca per terra, poi c'è una buona probabilità che cada assieme al primo.
3-il flash della mia foto avrebbe potuto fare un massacro

Ad ogni modo il caffè nel bicchiere è finito e torno in ufficio.

giovedì 11 settembre 2008


Ecco il mio primo post...

Ballate Bastardi!!!


per qualcosa di più impegnato dovrete aspettare i prossimi