sabato 20 settembre 2008

HK - parte seconda


Secondo giorno - lascio il passaporto a Bill e passo quasi tutto il resto della giornata a lavorare...eh già, purtroppo non erano vere ferie. Per pranzo esco a cercarmi un ristorante e riesco a vedermi un po' la città alla luce del giorno. C'è la solita valanga di gente per le strade, vedo le famose farmacie con gli antichi rimedi tradizionali - parti qualsiasi di animali qualsiasi - ad ogni angolo c'è un pachistano che mi chiede se voglio un vestito fatto su misura o una cravatta, e mi soffermo a riflettere da buon ingegnere sui ponteggi di hong kong, ma rimando questo argomento ad un post dedicato.
Di sera decido di visitare il vero centro di Hong Kong, la parte sull'isola, quella dei grattacieli moderni, dei business centres e dei club. La si raggiunge in traghetto (20 centesimi) o in metro con tunnel stile Manica (sui 50 centesimi). Io vado in metro e scelgo una fermata qualsiasi, tanto non avendo fretta la si può girare tutta a piedi. Dove scendo io ci sono un sacco di locali, ristoranti e gnocca. Solo il giorno dopo su internet scopro che mi sono perso, sulla via parallela alla mia, il "red light discrit" chiamato anche "the world of Suzie Wong" per via di un libro che narra le vicende di sta meretrice di nome Suzie. Va beh, sarà per la prossima volta. Il posto è interessante, ci sono un sacco di turisti, ma Kowloon (sulla terraferma) mi sembra più viva. Mi sembra comunque un buon posto per aprire la solita gelateria o kuckas bar di cui si parla da anni...

continua

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