sabato 17 ottobre 2009

L'attenzione per i dettagli....

...è ciò che mi piace della Cina

mercoledì 30 settembre 2009

Attenti a questa qui!

Parliamo oggi di uno dei componenti del nostro staff Cinese. Per non fare nomi, la chiameremo caddista, dato che i disegni in cad sono la sua mansione principale.
La mia caddista non cammina, marcia a passo d'oca.
La mia caddista per qualche motivo continua a ripetere che il suo inglese non ha problemi, ma nessuna capisce quando parla. E il problema è che sente la necessità di parlare incessantemente. E pur di parlare parla di cose senza senso. Esempio, tornando in ufficio in taxi, dopo aver parlato del cantiere e dopo un minuto di silenzio se ne è uscita con: "Il mio ex boss era francese e adesso è a lavorare in Mianmar perchè ha rotto col suo socio cinese". Ho sbagliato a non rispondere e a non dirle che il mio ex boss una volta ha finito la benzina in autostrada?
La mia caddista non sa l'indirizzo del cantiere (una volta ha spiegato al taxi dove andare e questo ha tirato dritto in tangenziale e ha dovuto fare 3 km prima di tornare indietro) nè tantomeno quello dell'ufficio (scena identica). Basta che mi dica che non sa dove lavora che col tassista ci parlo io.
La mia caddista passa le giornate su MSN e QQ (software per chat cinese) e pensa che non me ne sia accorto.
La mia caddista mi ha ripetuto 25 volte che sa parlare giapponese. Purtroppo questo non le garantirà un aumento, dato che non me ne può fregare di meno.
La mia caddista mi ha chiesto di aiutarla a trovarle un moroso, possibilmente americano che abbia intenzione di sposarsi presto. Ma io non voglio così male a nessun americano.
Una volta ho chiesto alla mia caddista di fare 3 biglietti del treno da Pechino a Tianjin alle 10.30, uno per me, uno per lei e uno per un fornitore. Al check in loro due sono passati, io no perchè mi sono ritrovato con un biglietto da Tianjin a Pechino per le 13.30....
La mia caddista se trova cibo gratis è peggio di me.
Una volta la mia caddista mi ha chiesto di uscire un'ora prima, e invece che inventarsi una scusa tipo visita in ospedale mi ha spiegato che doveva andare a un party in un hotel fico. La risposta è stata palesemente no.
Quando devo passare per forza le giornate con lei la morte non mi fa più paura.
La mia caddista se si incazza spacca tutto.

L'anello di congiunzione


Vi è mai capitato di vedere in giro, per esempio su un autobus di Pechino, persone che assomigliano ad animali?

Il presente post

rappresenta le mie formali scuse per un post precedente, ora non più esistente, scritto in un momento di stress lavorativo.

venerdì 7 agosto 2009

Google Freak


E' quello che sono. Un google freak. Google dipendente. Pensandoci un po' su, google è ormai una parte importante della mia vita quotidiana. Dico google per dire motore di ricerca su internet. Ma chi usa più yahoo? So di non essere il solo, in inglese è ormai nato il termine "to google". Cerchi qualche risposta? Google it! Ormai per ogni minchiata che mi viene in mente, la risposta la trovo su google. O su wikipedia, ma si parte comunque da google. Che sia per lavoro, per cultura personale o per qualsiasi curiosità, la risposta più rapida la si trova lì. Se tempo fa avessi voluto sapere dove si trova la stazione della subway di Tuangjehu, probabilmente avrei chiamato qualche amico più navigato o magari sarei andato fino alla stazione più vicina per vedere la mappa. E se avessi voluto vedere la filmografia di Jason Statham? Mi sarei presumibilmente attaccato, anche se sarei sopravvissuto. Talvolta dopo aver cercato delle cose che mi sono venute in mente per caso mi ritrovo col pensiero malsano: "e adesso cosa cerco?".
Un po' delle cose recentemente cercate:
- origine delle suole Vibram, di cui si discuteva coi colleghi. Da Vittorio Bramani
- vero nome e origini di Sammo, il poliziotto cinese che fa concorrenza a Chuck Norris
- costo di un chiller ad assorbimento
- storia della rivolta dei Boxer
- origini di Lucy Liu
- foto e clima del Laos
- posizione di Vanuatu
- tecnica per la soluzione del cubo di Rubik
- significato di meconio
- cosa sono le prussiane (quei biscotti di pasta sfoglia a forma di doppia spirale)
- Spinal Tap, band metal che compariva in una puntata dei Simpson. Ho scoperto che è una band semi-fittizia, creata per farne un film ma con una discografia e storia tutta inventata.
- colonna sonora di Renegade, un osso troppo duro! Simple man di Lynyrd Skynyrd è spettacolare. L'altro giorno mi è venuto in mente che parecchio tempo fa quando guardavo il film quella canzone mi piaceva un pacco. E l'ho trovata, e quindi scaricata...spettacolo!

giovedì 6 agosto 2009

Da Tienanmen a Piazza Pasi


Messaggio promozionale: DJ Justice of Hell consiglia vivamente Hotspot Shield. Il migliore contro i firewalls governativi cinesi più resistenti.

Dopo circa sei mesi e un numero inprecisato di spostamenti di voli e programmi, a luglio riesco finalmente a tornare in Italia, anche se per breve tempo. Per evitare ulteriori sorprese e discussioni (tipo: "ma non potresti tornare invece a settembre, dopo l'inaugurazione del..." o "ma no ragazzi, era meglio se tornavate prima!" Prima? Prima mi avevi detto di tornare dopo...) una settimane prima del volo mando una freddissima mail a capo, colleghi, committenti, amici e nemici annunciando la mia assenza dal lavoro per una settimana. La notte prima della partenza praticamente non dormo...perchè è molto meglio dormire in aereo. I viaggi sono sempre due maroni, se si dorme passano più in fretta. Purtroppo arrivo in aereo, mi sistemo e neanche a farlo apposta chi è il mio vicino di viaggio? L'Edoardo, un mio ex collega (o meglio, quello che ho rimpiazzato) che ora vive a Pechino e se ne torna in Italia per le ferie estive. Non da solo, con la figlia. E la figlia, che avrà un anno e mezzo, non accetta che si dorma in aereo. E mette subito in chiarò che fara di tutto per tenere tutti svegli. Quindi considerando le 24 ore del giorno prima, quelle del viaggio, il fuso orario ecc non dormo per 48 ore o giù di lì. Questa vacanza non è iniziata nel modo più rilassante...il giorno dopo ricevo una telefonata che mi sveglia alle 4 di mattina. Era un fornitore (di luci per il progetto, niente di illegale) in Cina, a cui evidentemente mi ero scordato di mandare la mail. Ad ogni modo, respirare un po' di aria quasi salubre e mangiare cibo normale senza msg o straunto non è affatto male. Purtroppo una settimana passa troppo in fretta. Non arrivo neanche a vedere tutti quelli che volevo vedere. Ottimo il branzino al circolo tennis coi colleghi ingegneri , di cui un famoso associato e il neopapà Carlo (più il farmacista e l'insegnante), ottime le braciole con contorno di puntine e pasta di lucanica per dessert nei campi del consigliere di Sopramonte, tra missili e big bamboo (alcuni non capiranno di cosa parlo, ma sorvoliamo) e ottimo il giro ai 12 Apostoli tra capre imbizzarritie col buon Bise che fa finta di aver messo la testa a posto. Il tempo passa senza neanche accorgersene...il giorno della ripartenza arriva presto; mentre preparo le valige mi chiama il boss, e mi chiede come va il cantiere...ci risiamo...gli ricordo che sono in Italia, e che sarei partito nel pomeriggio. Risposta: "ma come casso, non era la settimana prossima? Ma c'è lì M.M. sta settimana, casso toso, le ferie s'è meio prenderle dopo che vien quei del ministero, no prima o mentre che son lì...". - "Riparto sto pomeriggio, arrivederci".

Ed ora un rapido confronto/recensione sui due voli:

1) Volo Pechino - Verona via Francoforte con Lufthansa
2) Volo Verona Pechino via Vienna con Austrian Airline

  • entrambi i voli da FRA - VRN e VRN - VIE con Airdolomiti. Servizio buono, hostess gentili e sorridenti (e gnocche).
  • Aeroporti di transito: 1) Francoforte - enorme e pieno di negozi ma devo sempre correre perchè arrivo nella zona A e riparto dall C ed ho 45 minuti di tempo 2) Vienna - rinnovato da poco, anche qui ho dovuto correre ma la strada è più breve
  • Cibo: 1) I cuochi della Lufthansa devono essere denunciati; 2) Il cibo sulla Austrian non è affatto male
  • Hostess: 1) La lufthansa, almeno per i voli su Pechino, piazza delle hostess racchie, antipatiche e datate. 2) Quelle della Austrian non saranno strafighe, ma almeno sono giovani e gentili.
  • Intrattenimento: 1) Il volo su pechino della lufthansa usa un 747 del dopoguerra senza televisioni sui sedili. 2) Quello della Austrian ha i televisori con dei buoni film (ma al momento non ricordo quale ho visto)
  • La Lufthansa riguadagna punti perchè serve la Warsteiner
  • L'immagine in alto non c'entra niente
Rumore di gente che scatarra....rieccoci a Pechino.

martedì 7 luglio 2009

Come folgore dal cielo

Dopo un anno passato in Cina trovo ancora alcuni costumi ed usanze locali che mi lasciano alquanto perplesso, scioccato e inorridito. Vi sembrerà che non faccio altro che lamentarmi dei cinesi, in realtà ci sono anche cose positive ma al momento non me ne vengono in mente e comunque sono meno divertenti da raccontare in un blog. Fatto sta che l’altra sera me ne tornavo a casa in bici, sarà stata mezzanotte, con la Fiona sul portapacchi dietro. Passando sulla ciclabile a fianco di un camion parcheggiato, ho improvvisamente sentito un rumore labiale secco, ed ho capito che non avrei avuto scampo, impossibilitato in rapidi cambi di direzione dalla velocità sostenuta, dal peso morto posteriore e dal fatto che ero intendo a fischiettare i Nightwish. Un microsecondo dopo uno scatarrozzo che si è aperto a ventaglio in volo era già in parte stampato sul mio braccio. Un’altra parte è andata a segno su un arto posteriore della Fiona. Quando ho realizzato che quanto temuto si era effettivamente verificato ero già 50 metri più avanti…. ODIO CRESCENTE…. giro la bici, torno indietro… il camionista giallo scende e prova a chiedere scusa ma viene travolto da un treno di bestemmie in inglese/italiano e poco cinese. Ovviamente non capisce ma capisce che sono incazzato, prova a rispiegare ma gli ordino di andarsene prima che esploda l’ira repressa e a lungo maturata nei confronti del suo popolo. Ma non prima di essermi pulito il braccio con la sua maglietta, peraltro lercia. Ci vorrebbero dei fucili per queste cose…

lunedì 29 giugno 2009

Armonia comune


Il controllo e la censura dei siti internet in Cina è cosa risaputa; come tutti sanno infatti, Hu jintao, Wenjiabao e la lora combriccola di sfigati del governo cinese tengono moltissimo all’armonia del paese e per fare questo preferiscono sacrificare un po’ della cultura del popolo. Ad ogni modo, in principio erano bloccati i siti porno, i siti antigovernativi, quelli pro-tibet, quelli anti-comunismo/repressione e quelli riguardo la strage di Tienanmen…. pazienza…. poi è stato bloccato youtube dopo che il mondo ha visto come bruciano bene i grattacieli a Pechino, poi per l’anniversario del cheminchianeso del Tibet hanno bloccato google e hotmail per un paio di giorni, poi il mio blog (Si questo qui!!!!)…mi bloccano il blog??? Come minimo devo cazziare due tre cinesi in cantiere ogni giorno per questo. Per fortuna ci sono ancora un po’ di proxi funzionanti per aggirare l’ostacolo (ma per youtube non funzionano) però è una rottura. Comunque la Cina è un grande paese con una cultura di 5000 anni… ma vaffanculo!

I cannoni di Navarone


Finalmente ho trovato un proxi serio che mi permette di accedere al blog, dato che qui in Cina è oscurato (il tutto per l'armonia del paese)...di questo ne parlerò in seguito...

C’è qualcosa che non va….per qualche motivo ultimamente ogni volta che esco da Pechino, ed è consigliabile uscirne il più spesso possibile, ne succedono un po’ di tutte le sorti. Bene, per il dragon boat festival in Cina è festa il 28 e 29 maggio, che uniti al weekend facevano quattro giorni di libertà. E’ una ghiotta occasione per andare a Phuket! Ci vanno anche dei colleghi, anzi partono il giorno prima sti vigliacchi. Però l’idea è quella di raggiungerli a PhiPhi Island…figata. Io parto il 27 alle 5 di pomeriggio. Vuole venire anche la Fiona…va ben, nonostante le recenti avventure la porto, non ricordandomi che non bisogna portarsi la sabbia al mare e la birra in Germania. Il 27 mattina ho un impegno a Tianjin (mezzora di treno da Pechino + mezzora di taxi per la stazione). Si tratta dell’apertura delle buste per la gara d’appalto per scegliere l’impresa che realizzerà il nostro progetto. Sono col mio fidato scudiero Ben (collega cinese). Quando arrivo dico ai manager cinesi che me ne sarei andato verso mezzogiorno. Loro mi dicono che non posso perché i membri della connessione devono stare fino alla fine. La mia risposta è : WTF? Che abbreviato significa: “what the fuck? Vi ho rotto i coglioni per mesi perché volevo far parte della commissione e avete sempre detto di no, alla fine ho accettato di essere un semplice spettatore e adesso che ho un volo da prendere mi dite che sono dentro e che devo controllare un sacco di documenti in cinese? Facciamo sta maledetta selezione dell’impresa, che per fortuna finisce alle 14. Sono ancora in tempo ma devo spingermi al massimo vero Pechino. Arrivo e c’è un traffico della malora, ma stranamente riesco ad arrivare in aeroporto giusto in tempo. Mi ricordo tuttavia di aver dimenticato nella fretta la macchina fotografica….pazienza, al massimo ne compro una tarocca. Arriviamo a Phuket e piove. Ma è lo stesso, non vedo cinesi, i thai sorridono, parlano inglese e non scatarrano. E’ una figata. Il tassista lungo la strada per l’albergo ci porta in un’agenzia dove acquistiamo il biglietto del ferry per phiphi Island…bellazzo. Andiamo un po’ in giro per Patong, pieno di locali, gente con iguana, ladyboys, massaggiatrici (su una porta su due c’è scritto thai massage). Per prendere il ferry ci tocca alzarci alle 7 e sono già le 4…alle 7 mi alzo e piove…fanculo, chiamo l’agenzia e chiedo di spostare a domani, oggi mi giro phuket. Smette di piovere, mi sparo in spiaggia. E’ bassa stagione quindi non è affollata, l’acqua è tiepida, la birra costa meno di un neurone…figata. Sono le 15…squilla il cellulare…è il boss – “Ti, toso, g’hato preparà qualcosa per l’inaugurasion dela Meng Joss House a Tianjin…che il 2 vien lì il sottosegretario, che no’l veda giusto na casa vecia, che’l se domanda che caso che ven fora de sto progetto, bisogna che te ghe prepari, ciama i cinesi, bisogna che te coordini sta cerimonia….ma ti en do seto adeso, en uficio, gh’ela lì la maria…” - “si buongiorno Sandro, la cerimonia si era deciso che ci pensano i cinesi, a dire il vero qui è festa e non sono a Pechino…” – “En do’ seto?” – “Thailandia” – “Ma casso ma te ciapi su e te vai en Thailandia quando che gh’è el sottosegretario se te ghe lasi far ai cinesi non ven fora en casso bisogna che te prepari….doman te ciapi n’aereo e te torni a Pechino casso, fa quel casso che te voi mi lunedì voi vedere tutto pronto, vedi ti”.

Perfetto…

Sintetizzando le vicende successive….scazzo totale, cambio del biglietto, Fiona incazzata, viaggio di merda, calcolo dei soldi spesi per un giorno e mezzo in thai,considerazione sul bel tempo arrivato il giorno in cui ritorno, perdita del cellulare, Cinesi di nuovo ovunque, poche ore di sonno, tante ore di lavoro, straordinari che chissà se saranno pagati, capo comunque non contento, colleghi che tornano abbronzati con le foto di phiphi Island.

Vita di merda….

sabato 9 maggio 2009

Pranzo con i VIPS


Venerdì 8 maggio. Come di consueto quando vado a lavorare in cantiere, anche oggi indosso vestiti senza troppe pretese. E anzi, dato che fa caldo mi metto un a t-shirt anzichè la camicia, infilo le pumas impolverate e parto. Stranamente in cantiere (che ormai non è più un cantiere, l'edificio è finito) c'è un insolito viavai di cinesi. E inoltre è stata allestita una sorta di esposizione riguardante il ministero dell'ambiente cinese. Mi informano che è perchè oggi verrà in visita il signor ministro in persona. Comunque, a me non cambia niente e proseguo il mio giro d'ispezione alla ricerca delle solite cagate alla cinese (controsoffitti storti, tubi che perdono, vetri rotti, piastrelle non complanari, siliconature sbagliate ecc). Arrivo così nella mensa/sala da pranzo e scopro che è stato preparato un banchetto in onore del ministro. Ministro o no, è un abbondante e gustoso pranzo gratis, posso farmelo sfuggire? Incontro il responsabile tecnico cinese e chiedo spudoratamente se non è che possa andare anche io al buffet. Risponde, ovvio che sì! Mah, sarà...però prima mica mi avevi invitato. Ad ogni modo...una volta arrivati nella sala da pranzo, salta fuori una tipa che dice che dobbiamo ovviamente aspettare il ministro in piedi, e quando arriva fare un'applauso caloroso. Il ministro arriva, io non applaudo, lui si siede al centro del tavolo riservato ai vips e io mi avvento sui tavoli delle cibarie....non faccio in tempo, il responsabile cinese mi chiama e mi fa....Come David, you sit at the minister table...gli faccio, ma no, non serve...ma non hanno accettato un no come risposta, e con una maglietta impoverata e la mano destra sporca di vernice blu (su un macchinario che ero andato a vedere prima c'era scritto vernice fresca, ma in cinese) ho stretto la mano al ministro e mi sono seduto. Mi sono trattenuto dal complimentarmi con mister protezione ambientale per gli ottimi risultati ottenuti....per chi non lo capisse sono sarcastico. Per fortuna se ne è andato presto e mi sono potuto lanciare senza pudore sul tavolo dei dolci.
P.S. Mi sono mezzo ubriacato
.

giovedì 7 maggio 2009

Beidaihe parte seconda (cannoni di Navarone)


(continua dal post precedente) ... La serata passa con un sottofondo di "mi fa male di pancia" e "mi viene da vomitare" (d'ora in poi la colonna sonora sarà riportata fra parentesi). La mattina seguente andiamo in spiaggia a due passi dall'albergo (che mal di pancia), decisamente meglio di quella fregatura da 5 euro del giorno prima. L'idea è quella di tornare a Pechino nel pomeriggio. così prendiamo finalmente l'autobus 34 (mi viene da vomitare) per la stazione di Qinhuangdao. Ovviamente siccome sono un genio del crimine organizzato non ho pensato che c'erano miliardi di cinesi in ferie e non ho prenotato i biglietti di ritorno. Alla stazione ci dicono che i primi posti liberi sono alle 6.30 del mattino dopo....pesante. Però non ho neanche voglia di farmi fregare da qualche taxi abusivo (che mal di stomaco) e decidiamo di fermarci un'altra mezza giornata. Torniamo in spiaggia (ho la nausea + mal di stomaco). Scegliamo una spiaggia diversa che però fa un po' schifo. Quindi cominciamo a camminare lungo la costa per trovarne una migliore. La vediamo dietro alcuni scogli (lasciami riposare un po', ho mal di pancia). Mentre superiamo questi scogli, cioè una decina di sassi, mi viene in mente Aldo di Aldo, Giovanni e Giacomo quando in infradito si caga in mano mentre si arrampica su scogli alti 40 cm. Non ero io quello (che mal di stomaco) in infradito. Alla fine dell'impresa mi sento dire: "ecco, vuoi sempre andare in montagna, bene o male oggi hai fatto na roba simile"....la brutale risposta è :"dieci cazzo di sassi non sono una fottuta montagna!". Pomeriggio in spiaggia, poi (mal di pancia) torniamo in città. Cerchiamo un hotel vicino alla stazione dato che dobbiamo svegliarci verso le 5.30 e prendere il treno. Nell'hotel più vicino la signorina della reception dice: "In questo hotel non accettiamo stranieri".....Faccio il sorriso più ampio possibile e ringrazio. Usciamo e ci si avventano addosso degli abusivi che ci dicono che ci portano loro nei posti giusti, senza di loro non possiamo trovare un posto dove stare. Li mando letteralmente a cagare e quando uno scatarra faccio un verso di disgusto guardandolo minaccioso. Il secondo albergo è quello buono, costa di più ma non ho voglia di avere a che fare con altri sfigati. Alla reception si fotocopiano il mio passaporto come di consueto. Una volta arrivati in camera mi telefonano e mi chiedono di rivedere il visto sul passaporto. Li accontento, e mi dicono in cinese (quindi non capisco quale sia il vero problema) che hanno problemi nella verifica del visto. Ma che cazzo sono, receptionist o poliziotti di dogana? Mi chiedono di lasciare il passaporto alla reception per ulteriori verifiche. Sono ormai un fungo atomico sterminatore...mostro loro il visto, il timbro d'entrata, la registrazione come residente a Pechino (per la quale il visto è già stato verificato) e dico loro che alle 5 devo ripartire quindi è meglio che le loro cazzate le facciano alla svelta. Strano, 10 minuti dopo mi riportano il tutto in camera (che mal di stomaco). Devo ricordarmi che in Cina chi parla più forte ha ragione. Il viaggio di ritorno va relativamente bene dato che riesco a dormire finchè il classico coglione di turno fa partire la musica del cellulare. Finalmente arrivo a Pechino (che mal di pancia)...strano a dirsi ma in questi momenti questa città mi piace, sembra quasi civilizzata. Ed è pure finito quel rumore di fondo...

lunedì 4 maggio 2009

Beidaihe parte prima (sono una macchina da corsa e tu mi stai spingendo al massimo - parte 2)


Considerando quanto detto due post fa, abbandoniamo l'idea della macchina. Che fare allora? Andare a vedere il muro antimongoli? No, vedo mattoni e sassi tutti i giorni... Il porto di Tianjin? Idea parecchio malsana...Campagne di periferia di Pechino? Tristezza... Idea! prendiamo il treno e andiamo al mare! Il posto con quella che sembra essere una spiaggia decente più vicino a Pechino è Beidaihe; non sono i tropici ma è pur sempre mare. Partiamo sabato mattina decisamente presto. Ma a dire il vero un po' tardi perchè mi riaddormento dopo la sveglia e devo ingoiare la colazione mentre mi vesto nel taxi per arrivare in tempo in stazione. Il viaggio fila liscio, anche perchè per quanto ho visto finora i treni cinesi sono tenuti meglio di quelli europei. Ma qualcuno mi deve spiegare perchè ai cinesi piace ascoltare musica tipo Gigi D'Alessio cinese col cellulare senza auricolari ad un volume che lo senta l'intera carrozza...vogliono far vedere quanto pompano le casse dei loro cellulari? Arriviamo a Qinhuangdao, che tra le altre cose è la città più triste che abbia mai visto. Da qui possiamo prendere un taxi per Beidaihe o prendere un autobus. Appena fuori dalla stazione siamo assaliti da tassisti regolari e abusivi che cercano di portarci dove sperano loro. Io a questo punto propongo l'autobus, se non per altro perchè odio quando la gente è così insistente. Ora, dato che i professori universitari da queste parti non parlano inglese, e neanche i dipendenti del mcdonald, suppongo che anche gli autisti degli autobus non lo parlino. Io ,se riuscissi a comunicarci, per prendere l'autobus giusto avrei chiesto a uno di loro. Mi aspetto che la mia lei faccia la stessa cosa, invece si fionda in un'agenzia viaggi che ha cominciato a proporci mete strane, noleggi di auto (con conducente), tour per vedere il solito muro cinese che arriva fino al mare, e che inoltre ci assicurava che solo affidandoci a loro saremmo arrivati dove volevamo e al prezzo migliore. Siamo usciti e abbiamo preso un taxi. L'autista del taxi ci ha dato una cartina, sulla quale erano segnate le linee degli autobus....il 34 era il nostro, ma ormai eravamo in taxi e comunque a detta di qualcuno è colpa mia che non organizzo mai niente e non mi informo. Nel frattempo quel qualcuno ha cambiato idea e ha deciso che Nandaihe (nan = sud) è più ficco di Beidaihe (bei =nord). Quindi vai alla grande a Nandaihe, che è veramente in mezzo al nulla. Arriviamo in un posto dove bisogna pagare 5 euro per entrare in una sorta di parco con accesso alla spiaggia...va beh, paghiamo sti 5 euro. Il biglietto d'ingresso dà anche la possibilità di usufruire di vari servizi ed attrazioni disseminati per il parco....tipo una seggiovia di 30 anni fa (wow, mai vista una), una collina di sabbia dove una mandria di cinesi faceva mezzora buona di fila per slittarsi sulla sabbia con una scatola di legno (discesa di 5 secondi) e cose del genere. Noi andiamo dritti in spiaggia. Ok, la temperatura non era africana, l'acqua ancora freddina, ma non vedevo nessuno in acqua. I più erano vestiti di tutto punto, e stavano impalati sulla spiaggia o cercavano conchiglie (a 30 anni, io lo facevo a 3) o aspettavano che arrivasse l'onda per correre indietro ed evitare l'acqua. Sti cinesi sulla spiaggia sono uno spettacolo. Neanche un bikini. Io mi faccio la mia nuotata (effettivamente piuttosto freddina) e mi ustiono per bene. Convinco anche la fiona che si incazza perchè si è abbronzata troppo (per chi non lo sapesse i cinesi hanno la sindrome di Michael Jackson). Dato che a Nandaihe a parte questo parco non c'è nient'altro (ancora non trovo una ragione valida per far pagare 5 euro), di sera torniamo a Beidaihe per cercare un'albergo. Entriamo in un primo albergo e resto allibito dalle parole del tipo della reception: "siete assieme?" - "Si"; "Qui non diamo stanze a stranieri" - "Cheeeeeee?????!!!!!!!" Non so se pisciargli nella hall o complimentarmi con questo genio del business. E poi quali stranieri? Tutti o solo i bianchi/neri/giapponesi? Quelli di Hong Kong saranno considerati stranieri? In fondo hanno bisogno del passaporto per entrare in Cina. E i cinesi dello Xinjan che non parlano cinese e sembrano afgani? Usciamo, e decido che da questo momento in poi odierò tutti i cinesi di questo posto. Il secondo albergo accetta stranieri. Vogliono 150 Yuan (16 neuroni) ma contrattiamo e arriviamo a 120. La stanza non valeva neanche quelli. Usciamo per una cena a base di pesce (quello almeno è buono) e poi giriamo per il centro. I negozi vendono, tutti, costumi da bagno, collane e altre minchiate di conchiglie e pesce essiccato. Un trinomio onnipresente. In uno decidiamo di provare un tipo di pesce secco che scopriamo essere fatto di fettine di calamari. Detta così sembra immodizia ma in realtà è buono. Infatti ne ho comprato un po', e ce lo mangiamo per strada. Un'idea mi passa per la testa. Io ho toccato quel pesce nel vassoio del negozio, la Fiona anche, la commessa ci ha praticamente scavato dentro. Quanti altri lo hanno toccato prima di noi? E conoscendo l'igiene cinese....peglio non pensarci. Ad ogni modo, non si sa se per il pesce, per il sole del pomeriggio o per il sacro Mao, alla Fiona viene mal di stomaco e per me inizia il supplizio del "my stomach hurts". (continua)

giovedì 30 aprile 2009

Chinese workaholics




Ecco un esempio dello "stacanovismo" cinese. Questi si che sono macchine che non si fermano mai. Però un breve riposino è concesso, d'altro canto piantare fiori è un lavoro che spacca!

Primo Maggio, su coraggio...


Finalmente arriva il primo maggio....in Cina significava festa nazionale per una settimana fino all'anno scorso. Quest'anno è stata ridotta ad un giorno come nel resto del mondo...comunque meglio di niente. Avendo 3 giorni a disposizione, dopo aver scartato mete troppo lontane, ambizione e costose, con la Fiona decidiamo di noleggiare una macchina e girare fuori Pechino per due-tre giorni. Perchè per quanto grande sia, questa città dopo un po' stufa, e al di fuori di questa per un raggio di 100 km non c'è praticamente niente se non quel muro da dipingere con pennelli Cinghiale.
Ci siamo mossi un po' tardi, abbiamo cercato di prenotare una macchina giovedì, e nonostante i noleggi d'auto a Pechino siano parecchi non abbiamo fatto il conto con i 15 milioni di persone in vacanza. In poche parole le macchine non troppo costose erano già state noleggiate tutte. Alla fine però ne troviamo una libera. Al telefono ci spiegano che hanno bisogno delle nostre patenti, e per quanto riguarda me passaporto, visto e qualunque altro documento che attesti la mia presenza fissa a Pechino. Arrivati al noleggio diamo alla tipa dietro al bancone tutto il materiale, e iniziano le domande: "da dove vieni?" - "Italy"; "in Italia si guida a destra o a sinistra?" - "guidatore a sinistra, come qui"; "ma non hai la patente cinese?" - "no, gliel'ho già spiegato al telefono"; "non avete un conoscente di Pechino che possa garantire per voi?" - "garantire cosa?"; "Tu vieni da Luzhou (rivolta alla fiona), penso che non sei abituata a guidare in una città grande come Pechino" - "bisogna venire da città grandi per guidare in una città grande?"
Le domande sono durate due minuti, dopodichè ho raccolto passaporto e patente e dicendo "xiexie ni" all'interno della soglia e "mavaffanculo va" fuori dalla soglia sono andato. A quanto pare sti sfigati di pechinesi non vedono i turisti westners come una risorsa, quindi da questo momento farò di tutto per fare la peggiore pubblicità possibile. Per quanto mi riguarda possono tornare a coltivare riso e a vivere in quelle sorte di appartamenti lager dati con cuore dal partito (vedi foto).

giovedì 23 aprile 2009

What not to say in China


Tratto da un blog su www.thebeijinger.com


As any veteran foreigner in China knows, one of the latent talents possessed by many Chinese people, is to ask irritating questions that every previous Chinese person, that said foreigner has encountered for the past 6 months, has already asked before, however, it often takes a true veteran to answer these questions correctly without

A) Making yourself sound interested enough to get dragged into an endless conversation on how everything worthwhile in the world originated from China
B) Offending 1.3 billion people who might decide to throw rocks at you.
C) Getting yourself locked up by the PSB

For your reading pleasure (and personal safety) here are a couple of common questions and a couple of the answers that you should try to avoid giving, along with a sample answer that will neither encourage the questioner to elaborate further, or to stone you to death in the belief that you are a Japanese tourist.

Do you know what is happening in Beijing in 2008?

• No, but I know what happened there in 1989

Correct answer: Yes, now about that ‘other’ fascinating thing you were going to tell me …

Have you seen the Great Wall?

• We have one too, but it’s bigger
• Yes, I liked it so much that I hacked a chunk off to take home as a souvenir
• No, does it have lasers on it?
• Didn’t the Mongols build it to keep the Chinese in?
• I saw the one in Berlin, did you build that one too?
• Berlin used to have one just like it, but the Americans made them take it down
• I saw some of it on a building site in Zhongwei
• Didn’t Luke Skywalker blow it up in Episode IV?

Correct Answer: Yes, it was big

Do you like China?

• Yes, but I preferred Taiwan
• I like ‘Chinatown’
• Yes, but I preferred it when the Brits/Japanese/Nationalists were running the joint
• Do you mean the ROC or the PRC?
• No, the communists ruined it
• No, it’s a poverty stricken totalitarian hole
• I’d like it even more if it wasn’t occupying Tibet
• I like the bits that aren’t aiming missiles at my sisters house in Taipei
• You would have liked the answer better if you had asked me in February
• ANY honest answer that starts with ‘No’ or include the words ‘but .... '

Correct Answer: Yes, it’s very big and has a wall/Yes, me very like like China.

Are you interested in learning about Chinese Culture?

- You mean like blow my nose with no tissue?

- You mean like how to beat my tai tai?

- You mean like how to eat gross oily waste on a plate?

- Ew gross, are you joking?

- Only when I suffer from insomnia.

- I can't think of a bigger waste of time.

- Not really, I prefer to swallow my excess saliva.

- Yeah and I've been watching Chinese TV at night, so what's with all the crying?

- No I just want to screw your easy chicks and go home single again.

- Yeah, where are the pointy hats, don't you have point hats?

Correct answer: Yes indeed, I hope to absorb as much as possible whilst I'm here, but about that....

Have you tried Peiking Duck?

• Peeking Duck, that’s animal porn, right?
• I had a Peiking duck wrap in KFC once, does that count?
• No, I don’t hold with eating filthy foreign food
• No, my pet mallard would never forgive me for eating his relative
• Mr. Quack-Quack says that I must hurt you now
• Any answer involving the words 'food' and 'poisoning'

Correct Answer: Yes, it was good, but not as good as your local food

Can you use chopsticks?

• I can use them to scratch my AR*E
• I only ever eat in McDonalds and KFC
• Civilized people use forks
• Yes, can you use a knife and fork?
• Yes, the hookers in Chinatown taught me when I was a kid

Correct Answer: Yes, two elderly Buddhist nuns taught me to use them while I was helping Chinese migrant workers in foreign countries to return to the motherland

Do you like Chinese food?

-Would you like to see the white gunk under my foreskin?
-Chinese food looks and tastes like diarrhea, piss and vomit in a dish
-Show me that pick-your-nose-and-eat-it trick again
-I'd rather eat the dead chairman Mao's a-hole out
-Shut the f*** up, you little pug-faced scrunt
-I don't really eat Chinese food. It's bad quality and it's unhealthy.
-Yeah, that sushi and sashimi's pretty cool.

Correct answer-I can't use chopsticks, therefore can't eat Chinese food. Sorry. Let's order Annie's pizza instead. It's more civilised food.

(I wish I could puke on command. If I could, I would vomit every time a Chinese asked me that question.)

Can you speak Chinese?

• 我有普通话,可是我不要说。
• 你说什m… Oh B*GGER
• Yes, they taught me in the spy school that I attended in Taiwan
• All BBC/NHK/CNN China correspondents are taught top speak Chinese
• Of course, Chinese is so simple only an idiot couldn’t speak it after a few weeks
• なに?

Correct Answers: Yes, a little/说一点点No

Do you know about Chinese history?

• No, but it shouldn’t take me long to pick it up
• No, but I would like you to tell me EVERYTHING.
• No, can you summarize it for me?
• No, but it doesn’t sound very important.
• I know the bits that your government didn’t tell you
• I know what happened in 1949 and 1989
• I know what Fusosha Publishing says happened, and that’s good enough for me
• I saw Walt Disney’s Mulan, once, while drink
• I saw that film at Cannes last year

  • That Dalai Lama and Falun Gong are great!"

Correct Answer: Yes, now about that ‘other’ fascinating thing you were going to tell me …

Have you been to (insert name of local tourist attraction)?

• No, can you tell me about it?
• Is it any different from the one that they have in (insert rival village name here)?
• When you’ve seen one seen one 5000 year old Pagoda, you’ve seen em all.
• We had one just like it in my country, but they knocked it down to build a Starbucks
• We have one in my country, but it's better
• I saw one like it in Fujian, but it didn’t have so many beggars outside
• Does it have fairy lights wrapped around it?

Correct Answer: I don’t remember.

What is your telephone number?

• ANY answer that involves the word ‘yes’ or your actual telephone number

Correct Answer: any number belonging to anybody who can’t give the caller your real telephone number

What's your favourite place in China?

- Hong Kong.
- The international departures lounge.
- On top of one of your local girls.
- At the top of the food chain in your company.
- Can I include SE Asia in my answer?
- Anywhere with no neon lighting.
- Tibet, but I guess that does really count.
- Front of the crowd during one of your famous wife-beating ceremonies.
- Beijing. Hahahahahaha! Only joking!

Correct answer: Xiamen because it is a beautiful city.


You can write with your left hand? (SDAsia)

• Yes, of course. Only intellectually backwards fools can’t
• Yes, did you know that it has been proven that left handed people are more intelligent and more creative than right handed people? … Most Chinese are right handed, aren’t they?
• My right hand was cut off when I lived in Saudi
• I save my right hand for my late night ‘private time’
• (Panicked) shush, he might hear you. …. (to own hand) No, Mr. Left, he wasn’t looking at you, he’s a nice man, please don’t make me hurt him … not with the shovel Mr. Left, no … I won’t do it, I won’t do it, not like all the others, Noooooooo.

Correct Answer: Yes, all foreigners can.

How can I improve my English?

• By asking me inane questions every time you see me in the street
• By coming to visit me in America, here’s my address
• By doing something other than memorizing vocabulary
• Listen to 大山, he speak good good English
• By shouting hello at foreigners and then asking if they have been to Beijing
• By hanging around on the dockside in Hong Kong and talking to the sailor when the Hornet task force comes in to re supply
• By drinking a lot and then coming to up to my apartment

Correct Answers: By talking to some OTHER foreigner/听不懂

Do you like Beijing Opera?

• Yes, but I also like enemas
• I like Beijing Duck and Phantom of the Opera
• If it doesn’t have fat Italian Chick with big boobs in it, then it’s not opera
• Men with squeaky voices jumping around the place in make-up, it sounds a bit gay if you ask me.
• Yes, I love to sit through 3 hours of incomprehensible dialogue about how much some dead poet guy loves the color orange.

Correct Answer: Likening Beijing Opera is compulsory for foreigners, but it is illegal to invite us to watch it with you.

How much money do you make?

• I could buy you’re A*&
• My monthly salary accounts for half of the Chinese national debt
• It takes 50 armed guards and two security vans to deliver my salary each month
• Everything that I am wearing was made in China, except for my Rolex
• I’m a civil servant; they pay me in crack and hookers
• I’m with the PSB; I earn a ‘bonus’ for each person that I shake down
• I’m with the PLA; the money isn’t great, but I can supplement it by selling arms to Pakistan on the black market

Correct Answer: If you were me, you'd be living in Vancouver by now/Capitalism Rocks

Beijing spring beauties


Questa a Pechino è proprio una bella stagione...con l'arrivo del caldo si vedono in giro un sacco, e con un sacco intendo una quantità abnorme confronto a Trento, di minigonne. Girando per le strade in bici o a piedi c'è proprio un bel panorama, soprattutto dal metro in giù. A volte la faccia non mantiene le aspettative, ma fisicamente dalla cintura in giù ste cinesi spaccano.
L'altro giorno avevo davanti a me questa tipa che sembrava provenire dalla high-society pechinese, in tailleur e tacchi alti che parlava al cellulare. A un certo punto si ferma, e cosa succede? Allontana il cellulare dalla faccia per qualche istante, si gira su un lato e non spara mica un missile di catarro che mi passa davanti alla faccia e finisce sul marciapiede? Qualche autoctono vede la via faccia allibita e si mette a ridere. Colpa mia, d'altra parte, come dice un mio collega, 3 sono le cose che non si negano mai in Cina: un giro di saldatura (o di silicone), un colpo di clacson e la terza è a scelta tra:
-un bello scatarrozzo
-una faccia stupita a qualunque domanda
-qualcosa di unto e slimegoso nel piatto
-una ventata d'aglio in qualunque ambiente chiuso
-un risultato opposto a quello promesso
-varie ed eventuali
-l'occasione di fare una foto come quella postata (tutti si scaccolano in macchina prima o poi, ma a beccare sti cinesi in posa per una foto mi faccio delle gran sghignazzate)

martedì 7 aprile 2009

Sei un mito!


La presente foto, scattata con cellulare dal sottoscritto, mostra un prezioso pezzo della collezione LAGO DI GADA estate 2008. Maccheccazzo, neanche le minchiate riescono a scrivere giuste!
Le opzioni sono 3:
- Esiste effettivamente un Lago di Gada, ed io sono ignorante.
- Il tipo nella foto è stato al lago di Garda ed ha acquistato una maglietta made in China.
- La scritta LAGO DI GADA in cinese antico significa NINJA DI DIO.

In entrambi tre i casi mi sono sganasciato nel fare la foto.

sabato 28 marzo 2009

Desperate Engineers

Continua dal post precedente
Puntata 3
Inaspettatamente (o no?) M1 trova fra i suoi cassetti un documento che dimostra come le piastrelle procurate da A1 siano eccezionalmente perfette...l'importante è preservare l'armonia del sistema. La potenza è nulla senza equilibrio o roba del genere.

sabato 21 marzo 2009

Beautiful Engineers


Mi chiedevo tempo fa come mai ci siano serie televisive o film incentrate su alcune professioni (polizia e forze dell'ordine in genere, avvocati, medici, vigili del fuoco, bagnini) e altre come l'ingegnere o l'architetto fossero snobbate. La risposta mi pareva ovvia, perchè far vedere allla gente lo svolgimento di questi lavori è una palla colossale. In realtà non è così, ci sarebbe abbastanza mareriale per una soap opera.
Come tutti già sapranno, nel mondo dell'ingegneria, dell'architettura e delle costruzioni (ma non solo), per ottenere grossi lavori e contratti l'importante non è essere dei buoni progettisti, architetti, costruttori, quanto avere buone relazioni con le persone giuste. Se poi si possiede anche una certa esperienza e si ha un curriculum a 5 stelle, ben venga. La mia società sembra avere entrambe le doti. Ecco quindi che arrivano grossi contratti per un ministero di qua, Renzo Piano di là, la Provincia, il G8, la fiera di Milano, l'EXPO mondiale e l'ape Maia.
Bene, una volta stabilite queste relazioni, bisogna sempre tenerle a mente, verificarle, studiare ulteriori possibili relazioni tra nuovi individui che si attaccano, tenere tutta la situazione sotto controllo. Altrimenti per quanto si sia capaci in cantiere, si rischia di fare o di far fare figure di merda che compromettono la stabilità del sistema.
Fatta questa premessa, ecco il materiale per la prima puntata.
Supponiamo ad esempio che una società di ingegneria, che chiameremo E1 (Engineering 1) lavori già da tempo all'interno di un gruppo consolidato assieme a un paio di studi di architettura (A1 e A2) e ad un ministero (M1) che fondamentalmente è il cliente che sborsa. Questo ministero collabora con altre istituzioni di un altro stato, M2, I1 (Istitution 1) e I2, con le quali dividono le spese. Una di queste (I1) sulla carta deve essere in buoni rapporti col ministero M1. In realtà (per motivi politici?) non lo è affatto. Un giorno tale istituzione chiama a collaborare ad un progetto un nuovo studio di architettura di sua fiducia (A3), il cui direttore è il fratello di un'amante di un pezzo frosso di I1. Tutti nel gruppo originale si chiedono: e questi che minchia vogliono? Ad ogni modo viene dato loro il lavoro. Basta però che non si allarghino troppo. Un giorno A3 cerca di coinvolgere in tale progetto un'impresa di sua fiducia (C1), e rompe le palle a E1 perchè vorrebbe che C1 venisse invitata alla gara d'appalto. Purtroppo I2, che era responsabile di organizzare la gara d'appalto, ha fatto le cose un po' di nascosto e la gara è già chiusa. E1 (o meglio un suo dipendente) dato che I2 non si è comportata proprio bene, ha fatto le cose di nascosto e non ha rispettato alcuni accordi presi in precedenza, chiede che venga riaperta la gara o che venga invitata tale C1. Quando M1 viene a sapere di questa richiesta, dato che in realtà vuole inculare I1, si inbufalisce e cazzia E1. Il capo di E1 cazzia il suo dipendente il quale fino a poco prima non era a conoscenza di sto casino di relazioni e si occupava solo del cantiere.

Puntata 2.
E1, A1, A2 collaborano per un altro progetto finanziato da M1 e M2. Per tale progetto A1 ha proposto di utilizzare piastrelle italiane che secondo lui sono super fighe. In realtà le usa perchè sono di suo fratello o cugino, fa lo stesso. Tali piastrelle erano già state testate in precedenza per ricevere la certificazione di un altro stato. Essendo un materiale di merda non avevano passato tutti i test. I risultati dei test, scritti nella lingua straniera, sono in un cassetto dell'ufficio di E1.
Un giorno un dipendente di E1 chiama un suo collega e gli chiede le specifiche, in lingua straniera, di queste piastrelle che stanno per essere ordinate per il nuovo progetto. Il collega manda via mail al dipendente le scansioni degli unici documenti in questa lingua che possiede, cioè i risultati dei test. Lo avvisa che alcuni test non erano stati superati, e che magari potrebbero sorgere problemi. Il dipendente forse non legge tutta la mail, non capisce i documenti che sono in lingua straniera e inoltra a M2 i documenti. M2 dice, visto che i test dimostrano che ste piastrelle sono merda, che col cavolo che le usano. A1 si incazza come una bestia con E1, M1 che è amico di A1 si incazza a sua volta, poi cerca di convincere M2 a comprarle lo stesso e minaccia di non finanziare più il progetto, esplode una sorta di rissa e tutti chiedono al dipendente di E1 che cazzo gli è saltato in mente. Per colpa di una svista di merda sta per saltare un'operazione da 6 milioni di euro. Gli sviluppi della storia sono rimandati alla prossima puntata.

Ovviamente queste vicende sono puro frutto della fantasia di chi scrive e non riconducibili a persone esistenti e a fatti realmente accaduti....


lunedì 16 marzo 2009

Metro lap dance



Ecco a voi il metro-cinese roteante. Scusate ma questa è l'unica cosa interessante che mi è capitata in queste settimane di duro lavoro....che tristezza....

domenica 15 febbraio 2009

Machismo made in China

Riprendiamo un post del Carlo (http://www.diemmeci.blogspot.com) ed adattiamolo all'impero celeste dei draghi della minchia...In China:
  1. Non sei un uomo se non bevi fino a star male
  2. Non sei un uomo se non fumi fino riempirti i bronchi di schifezze e di conseguenza...
  3. sei un gay se non scatarri rumorosamente per terra tutto quello che hai nei bronchi
  4. Sei una checca se guidando lasci la precedenza a qualcun altro (anche se sarebbe sua)
  5. Non sei un uomo se non riesci a prendere un posto a sedere in metro
  6. Sei un frocione se non mangi cibo piccante fino a bucarti lo stomaco e carbonizzarti le papille gustative.
  7. Sei un loser se lasci prevalere l'idea di un altro in una discussione. Nel caso succeda e vengano presi degli accordi diversi da quello che proponevi tu...
  8. ...you really suck se segui gli accordi sottoscritti e non fai di testa tua comunque.
Qualcuno mi ha spiegato che è sempre così...quando uno arriva qui è tutto entusiasta, poi arriva la fase del "ma sono finito in un mezzo a una tribù di handicappati?", per poi arrivare alla fase tre, quella dell'adattamento o quasi. Io sono in piena fase due.

sabato 7 febbraio 2009

Sichuan parte seconda (il Buddha ebete)




Dove eravamo rimasti? Ah si a Luzhou, nello Sichuan e al previsto commento del diemmeci. Un'amico del vecchio della Fiona ci dà un passaggio in auto Fino a Chengdu. L'auto in questione è un suv della Chery (marca cinese) e quando incontriamo il tizio all'interno ci sono già 3 persone (quattro col guidatore). Per fortuna uno è un bambino, comunque in totale siamo 6 e ci facciamo due ore e mezza belli ammucchiati in macchina. La guida tra l'altro è esasperante, ci superavano le corriere. Le autostrade cinesi sembrano un po' quelle italiane, ci sono i caselli per il pedaggio, due o tre corsie, la corsia di emergenza....la differenza è che la gente si ferma tranquillamente a bordo strada a fare un picnic e ci sono pure gruppi di persone che camminano lungo il guardrail (ma rigorosamente all'interno). Arriviamo a Chengdu e ci mettiamo alla ricerca di un albergo. Ne troviamo uno per 9 euro a notte...venduto. La camera è piccolissima, ovviamente non c'è il riscaldamento e il bagno è un cesso ma per 9 euro è perfetto. Chengdu sembra bella e pulita, meno incasinata di Pechino. Sto per uscire ma una telefonata del capo mi inchioda. Gli serve urgentemente un po' di roba, quindi passo il pomeriggio sul pc....evviva. Il giorno dopo andiamo a visitare il Leshan giant Buddha. Un'ora e mezza di bus e si arriva a Leshan, poi 10 minuti su un furgone scassatissimo e si arriva sulle colline dove le statue di Buddha battono tutti i record: il più ciccio, quello sdraiato più lungo, quello con più braccia, il colpo dei ciento pugni di Buddha di Hokuto e così via, fino ad arrivare al più grande, scolpito nel fianco della montagna, che effettivamente è impressionante. Però con tutto il lavoro che hanno fatto per farlo, potevano sforzarzi e fargli un'espressione più sveglia. A parte le statue (che sinceramente sì, belle...però...) il posto non è male e si respira un po' della cina originale, dove ancora non si vedono mercati del tarocco. Prima di riprendere il bus del ritorno mi godo l'ultima chicca. Un tizio che sale su un taxi con quattro galline (vive) dentro due borse di plastica (vedi foto)...solo qui può succedere! Torniamo a Chengdu e la mattina dopo ripartiamo per Pechino. Di nuovo lavoro, di nuovo casino, di nuovo 15 milioni di persone...

lunedì 2 febbraio 2009

Sichuan parte prima (la terra delle case sporche)




Finalmente è finito l'anno del topo ed è iniziato quello della vacca, e col capodanno cinese / spring festival è arrivata una settimana di ferie. E dove può andare uno senza soldi per una settimana? Ho deciso di andare nello Sichuan (la regione del terremoto) assieme alla Fiona. Lei va anche a fare visita ai suoi. io per evitare di incontrare 30 parenti che mi fanno il terzo grado in cinese girerò da solo per due-tre giorni. Il volo è economico e tutti parlano bene di questa regione. E poi tutti dicono che essendo a sud fa più caldo che a pechino. Prima della partenza passo al mercato del tarocco a prendermi uno zaino da 80 l delle Lowe Alpine per 20 euro. A me basterebbe il mio da 30, ma la Fiona necessita di più volume. L'aereo dell'Air China è decisamente piccolo e dipinto di giallo e arancione, lo avranno comprato di seconda mano da qualche venditore volante di involtini primavera (che tra parentesi non ho mai visto qui in Cina). Comunque il volo passa tranquillo...arrivo a Chonqing e già mi girano un po' le palle perchè piove. Arrivo in albergo e scopro la fregatura di questi posti. La temperatura esterna è effettivamente più alta che a pechino (10-15 C al posto dei -5 di BJ, non è che siano i tropici) ma questi fetenti non hanno il riscaldamento per Buddha! Il che significa 10 C anche all'interno! Va beh, adattiamoci alle abitudini cinesi e teniamo la giacca anche in camera...Il secondo giorno visito un po' la città, miscuglio di moderno ed antico condito da un sacco di smog, e parto alla volta di Luzhou, piccola città (per la Cina) sullo Yangtze. Le due ore e mezza sul bus sono uno spettacolo; io ero un po' il centro dell'attenzione di tutti essendo l'unico caucasico. Quando si stancavano di guardarmi i cinesi passavano ad altri intrattenimenti tipo una sorta di karaoke passato sulla TV del bus con canzoni techno-dance progressiv (???) di una cantante taiwanese incapace di cantare nonchè di ballare, l'abbuffata di snack vari con rivestimento del pavimento di avanzi di cibo e scatarrate dai finestrini (e una sul pavimento del bus da parte di una signora!!). A Luzhou tutto è più a misura d'uomo, le strade hanno al massimo 4-5 corsie (non 8-10 come a Pechino), ci sono d'appertutto venditori ambulanti di frutta e robe strapiccanti e soprattutto ci sono un sacco di lustrascarpe. Per la città si cammina accompagnati dai botti dei petardi per i festeggiamenti di fine anno, e anche qui mi sento migliaia di occhi addosso (per tre giorni ho visto solo un altro occidentale e tre indiani). Ed ora passiamo al titolo del post....è possibile che voi cinesi non vogliate vivere in una fottuta casa pulita? Mi guardo in giro a Luzhou e il colore delle case è sempre lo stesso...grigio scuro sudicio. A dire il vero è lo stesso in molti altri posti, vedi alcuni quartieri di Pechino, Manila, Bangkok, Hong Kong...ma qui me ne rendo conto di più, non so perchè. Capisco che in Cina una casa resta di proprietà per 70 anni e poi torna nelle mani dello Stato padrone, e quindi i cinesi forse pensano non valga la pena pulire ogni tanto, chi glielo fa fare di ridare la casa pulita a Wu Jintao? Tanto vale vivere per 70 anni nel grigiore! Ma dico io, possibile che vi comprate l'audi e il tavolo elettronico per giocare a Majang (che pur fabbricato in cina costerà i suoi 200 euri) e non cambiate una tazza del cesso con incrostazioni vecchie 20 anni? I giroscala sono luoghi comuni quindi nessuno li pulisce e io devo fare attenzione a non toccare le pareti perchè sono unte, le tubature dei sanitari del bagno passano all'esterno dei muri, e siccome è colpa dei progettisti nessuno si prende la briga di dare una mano di antiruggine, tutti appendono pezzi di carne sul poggiolo e chissenefrega se a mezzo centimetro c'è un'inferriata antiladro satura di sudiciume. Chi mi conosce sa che non sono un maniaco delle pulizie, anzi (restano nella storia le due settimane con carrello della spesa pieno di bottiglie di birra vuote e altri avanzi della festa di compleanno in camera), però Gesù Cristo, smettete per un attimo di giocare a Majiang e date una ripulita! Detto questo (so che adesso il Carlo mi darà del capitalista, ma penso che i cinesi una scopa se la possano permettere), il posto è abbastanza interessante, almeno sono lontano dalla ressa pechinese. (Continua)

martedì 13 gennaio 2009

Welcome to Beijing Taxi!


Scommetto che voi non avete mai visto:

  • un tassista neopatentato che cerca le strade della sua città sul navigatore, chiede aiuto ai clienti per arrivare a destinazione, invade le altre corsie senza mettere frecce, dà la precedenza alle bici e a quelli che escono da un garage e percorre per sbaglio un po' di strada sulla ciclabile perchè gira a destra un po' troppo in anticipo.
  • un tassista che per allietare i clienti tiene sul cruscotto una gabbietta contenente una sorta di cicala (sì. l'insetto) che produce un suono ininterrotto e fastidiosissimo, e ne va pure fiero usandola al posto dell'autoradio.
  • un tassista che 30 secondi dopo che siete saliti in macchina accosta in tangenziale ed espleta i suoi bisogni fisiologici a bordo strada.

Pechino città diabbolica






il seguente post è dedicato a Dj Impaler ovvero S.d.S.

Come sta scritto sulle pagine patinate di "TAXI" (il mensile da sfogliare nei momenti di scazzo durante i tragitti in taxi a Pechino, contenente tutto tranne quello che uno vorrebbe leggere in taxi - celebre il numero di dicembre con articolo riguardante il classico menù giapponese per il giorno di Natale) e come diceva una canzone popolare risalente alla dinastia Ming, "As willow gets green, diaboloing; as willow withered, shuttelcocking". Tra queste parole è celata una grande verità universale....e nessuno sa qual'è, fatto sta che a Pechino ci sono un sacco di personaggi bizzarri che si destreggiano con diabboli in bambù ancora più bizzarri, alcuni dei quali sonanti, e tu, S.d.S, se sei un vero impaler devi venire fin quaggiù (o meglio qua in là) a impalare questi buzzurri e insegnare loro come si pronuncia diabbolo!!