martedì 5 ottobre 2010

Sarà grave?


E' proprio vero, la Cina ti cambia...non so dire se in meglio o in peggio, ma di sicuro ti cambia. E lo si nota nelle piccole cose di tutti i giorni. Ragionavo su questo fatto poco tempo fa, dopo che all'interno dell'ascensore ho cominciato a premere con una certa fretta il pulsante chiudi porta (>|<). In Italia non mi sono probabilmente mai reso conto esistesse tale pulsante. Le porte si chiudono da sole, che fretta c'è? Qui invece tutti hanno fretta di chiudere le porte, soprattutto se sentono dei passi di gente che si avvicina. Sia mai che questi nuovi utenti dell'ascensore facciano perdere 5 secondi di tempo...E poi fretta per cosa? Per andare a chattare su QQ? Fatto sta che è un comportamento contagioso, e mi sono ritrovato col farlo pure io. Di seguito una lista di cose del tutto normali da queste parti, che se facessi in Italia tanto normali non sarebbero.

Qui è normale chiamare i camerieri a voce alta, sempre con una certa impazienza. E' anche normale che i camerieri non si degnino di voltarsi, quindi li si chiama a voce sempre più alta. E' normale impiegarci cinque minuti, col cameriere che ti fissa, per scegliere i piatti, non da fastidio sentire il cameriere che dice che metà delle cose ordinate non ci sono e spesso è normale lasciare il tavolo (la tovaglia è rara) simile ad un campo di battaglia pieno di gocce di olio o pezzi di cibarie e fazzoletti usati sparsi ovunque. Nessuno ti guarda male se te ne vai senza ringraziare e senza salutare.

Appena entrati in casa ci si toglie le scarpe (per evitare di portare in giro per casa le schifezze delle strade di Pechino).

Sulla metro si cerca di salire prima che la gente scenda e non c'è pietà per nessuno.

Tutti sanno che le strisce pedonali da queste parti sono una decorazione. Nessuno si ferma per far passare la gente, ma è pur vero che il codice della strada dà ragione ai pedoni. Quindi, sia a piedi sia in bici, si possono sfidare le autovetture (non gli autobus) con sguardi minacciosi cercando di attraversare infischiandosene degli immancabili colpi di clacson (e talvolta insulti). Si rischia la vita tutte le volte ma non ci si fa più caso.

Ai meeting di lavoro, dopo i primi dieci minuti, è normale stufarsi, cominciare a parlare coi vicini di altri argomenti, fare telefonate e non sapere a fine meeting cosa si sia deciso.

Alle cene di lavoro è normale ubriacarsi.

Non guardo più la televisione. Niente di niente. In cambio guardo un sacco di dvd contraffatti.

In Italia non salirei mai su un taxi dicendo "vai dritto". Qui si, anche sapessi dire all'autista l'indirizzo probabilmente non capirebbe. Quindi, vai dritto, gira a destra, dritto, arrivati! E' normale prendere un taxi per fare 500 metri.

Alle code per i biglietti del treno si prende quello che cerca di superare per una spalla e con una certa nonchalance lo si rispinge indietro. Non si fa caso alle sue proteste peraltro incomprensibili.

Va benissimo attraversare la strada in bici con il rosso con qualcuno in piedi sul portapacchi, con il telefono in una mano davanti a un vigile. Anche i vigili sono decorativi.

Non da fastidio vedere gente al ristorante o in qualunque altro posto a torso nudo, o con la maglietta arrotolata fin sotto le ascelle (Devo ancora capire il perchè lo facciano). Allo stesso modo non fa più ridere vedere gente che gira per strada in pigiama con le pantofole di casa o col classico completo del pensionato cinese: maglia del pigiama, calzoncini, calzini fino al ginocchio e mocassini in finta pelle.

I vicini di pianerottolo (Cinesi, non laowai) non salutano, ma non mi interrogo più sul perchè.

Minacciare un operaio di prenderlo a pugni rientra nella prassi.

Indossare abiti contraffatti è un must.

Flight delayed


Ricordo che tempo fa qualcuno da queste parti si bullava di come gli aerei in Cina, e in particolare i voli Airchina, non siano mai in ritardo. Può anche darsi che durante le tre settimane delle olimpiadi sia effettivaente stato così, probabilmente un ritardo di 5 minuti sarebbe stato punito con la pena capitale per piloti, hostess e uomini radar. Ma ultimamente le cose sonodel tutto diverse. Due esempi: 1. Mi capita di dover volare spesso a Shanghai per lavoro. Negli ultimi 3 mesi avrò fatto all’incirca una decina di viaggi. Bene, su 20 voli tra andate e ritorni, ricordo un solo volo in orario. Il ritardo medio si aggira sui 30 minuti all’andata e sull’ora al ritorno. La media si alza vertiginosamente se considero il caso eccezionale del giorno del temporale su Shanghai. Volo previsto per le 19.10, alle 19 comincia a piovere a dirotto fino all’incirca alle 22 e dopo una notte passata sui sedili dell’aeroporto tra rivolte popolari e dopo aver visto diversi voli partire senza troppi problemi, decolliamo alle 5 del mattino dopo. Lo stesso giorno alle 10.30 ho il volo per tornare in Italia. Atterro quindi a Pechino verso le 7, corro a casa, finisco la valigia, ri-corro in aeroporto e mi imbarco appena in tempo sul mio bel volo per Francoforte. 2. Giugno, volo di ritorno dalla Thailandia. Volo Airchina, previsto per mezzanotte. Al check-in ci comunicano che il volo è in ritardo causa maltempo a Pechino. Parentesi, se piove a Pechino si può proprio dire “governo ladro!”, dato che spesso la pioggia è provocata ad hoc con la dispersione in cielo di elementi chimici sulla cui tossicità non mi posso e voglio pronunciare. Allo stesso modo è curioso vedere come durante le grandi occasioni (apertura olimpiadi, giornata della repubblica ecc, il cielo, solitamente grigio/bianco sia incredibilmente azzurro. Partiamo alle 3 del mattino; dopo 5 ore di volo, in prossimità di Pechino, ci viene annunciato che causa tempesta di sabbia sulla capitale il volo verrà dirottato su Shijiazhuang, località nota per non avere niente di interessante. Atterriamo in questo posto desolato....non essendo un aeroporto internazionale non è possibile svolgere le procedure di immigrazione, quindi ce ne stiamo seduti in aereo ad aspettare. Quindi aspettiamo...aspettiamo...aspettiamo...nel frattempo chiamo un mio amico a Pechino che mi smentisce la presenza di una tempesta di sabbia. Ha semplicemente piovuto diverse ore prima. Dopo cinque ore di attesa cominciano le sommosse di piccoli gruppi cappeggiati probabilmente dagli incalliti fumatori cinesi che si vedono negato il loro diritto a una sigaretta. Dopo sette ore, poco prima del probabile linciaggio di uno steward, finalmente il comandante riceve l’ok a ripartire dalla torre di controllo. Mi sorge il dubbio che si fossero semplicemente dimenticati di noi. Ora mi chiedo, è possibile che tutte le volte che c’è un ritardo tirano fuori la palla della tempesta di sabbia o del supertemporale? Non possono semplicemente ammettere che non riescono a gestire un gran chè bene i due principali aeroporti della Cina? Pensandoci bene, visto il regime, NON possono...ma allora se tutti i voli partono con una media di 45 minuti di ritardo, perchè non rifanno le tabelle degli orari scalando le partenze di tre quarti d’ora, così che i voli con i nuovi orari possono partire relativamente in orario con buona pace di tutti? E perchè c’è ancora qualcuno che non ammette che Airchina fa schifo?