martedì 7 luglio 2009

Come folgore dal cielo

Dopo un anno passato in Cina trovo ancora alcuni costumi ed usanze locali che mi lasciano alquanto perplesso, scioccato e inorridito. Vi sembrerà che non faccio altro che lamentarmi dei cinesi, in realtà ci sono anche cose positive ma al momento non me ne vengono in mente e comunque sono meno divertenti da raccontare in un blog. Fatto sta che l’altra sera me ne tornavo a casa in bici, sarà stata mezzanotte, con la Fiona sul portapacchi dietro. Passando sulla ciclabile a fianco di un camion parcheggiato, ho improvvisamente sentito un rumore labiale secco, ed ho capito che non avrei avuto scampo, impossibilitato in rapidi cambi di direzione dalla velocità sostenuta, dal peso morto posteriore e dal fatto che ero intendo a fischiettare i Nightwish. Un microsecondo dopo uno scatarrozzo che si è aperto a ventaglio in volo era già in parte stampato sul mio braccio. Un’altra parte è andata a segno su un arto posteriore della Fiona. Quando ho realizzato che quanto temuto si era effettivamente verificato ero già 50 metri più avanti…. ODIO CRESCENTE…. giro la bici, torno indietro… il camionista giallo scende e prova a chiedere scusa ma viene travolto da un treno di bestemmie in inglese/italiano e poco cinese. Ovviamente non capisce ma capisce che sono incazzato, prova a rispiegare ma gli ordino di andarsene prima che esploda l’ira repressa e a lungo maturata nei confronti del suo popolo. Ma non prima di essermi pulito il braccio con la sua maglietta, peraltro lercia. Ci vorrebbero dei fucili per queste cose…