sabato 7 febbraio 2009

Sichuan parte seconda (il Buddha ebete)




Dove eravamo rimasti? Ah si a Luzhou, nello Sichuan e al previsto commento del diemmeci. Un'amico del vecchio della Fiona ci dà un passaggio in auto Fino a Chengdu. L'auto in questione è un suv della Chery (marca cinese) e quando incontriamo il tizio all'interno ci sono già 3 persone (quattro col guidatore). Per fortuna uno è un bambino, comunque in totale siamo 6 e ci facciamo due ore e mezza belli ammucchiati in macchina. La guida tra l'altro è esasperante, ci superavano le corriere. Le autostrade cinesi sembrano un po' quelle italiane, ci sono i caselli per il pedaggio, due o tre corsie, la corsia di emergenza....la differenza è che la gente si ferma tranquillamente a bordo strada a fare un picnic e ci sono pure gruppi di persone che camminano lungo il guardrail (ma rigorosamente all'interno). Arriviamo a Chengdu e ci mettiamo alla ricerca di un albergo. Ne troviamo uno per 9 euro a notte...venduto. La camera è piccolissima, ovviamente non c'è il riscaldamento e il bagno è un cesso ma per 9 euro è perfetto. Chengdu sembra bella e pulita, meno incasinata di Pechino. Sto per uscire ma una telefonata del capo mi inchioda. Gli serve urgentemente un po' di roba, quindi passo il pomeriggio sul pc....evviva. Il giorno dopo andiamo a visitare il Leshan giant Buddha. Un'ora e mezza di bus e si arriva a Leshan, poi 10 minuti su un furgone scassatissimo e si arriva sulle colline dove le statue di Buddha battono tutti i record: il più ciccio, quello sdraiato più lungo, quello con più braccia, il colpo dei ciento pugni di Buddha di Hokuto e così via, fino ad arrivare al più grande, scolpito nel fianco della montagna, che effettivamente è impressionante. Però con tutto il lavoro che hanno fatto per farlo, potevano sforzarzi e fargli un'espressione più sveglia. A parte le statue (che sinceramente sì, belle...però...) il posto non è male e si respira un po' della cina originale, dove ancora non si vedono mercati del tarocco. Prima di riprendere il bus del ritorno mi godo l'ultima chicca. Un tizio che sale su un taxi con quattro galline (vive) dentro due borse di plastica (vedi foto)...solo qui può succedere! Torniamo a Chengdu e la mattina dopo ripartiamo per Pechino. Di nuovo lavoro, di nuovo casino, di nuovo 15 milioni di persone...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ecco, sei il solito...te ne vai in ciaina, ti trovi la morosa, visiti un po' il mondo e riesci solo a dire che potevano fargli un'espressione meno ebete al buddha? Sporco capitalista! Cosa dovevano fare?
:)
Ma tu sai che dopo un mese dalla tua partenza stanno facendo una statua a Ligabue? E non parlo certo del pittore...

Riusciresti a togliere il captcha (si scrive così?) per mettere i commenti...ogni volta scrivere le paroline...due palle...

Dave ha detto...

Capitalista = persona a cui non piacciono gli ebeti? Quasta mi giunge nuova...
Dove la fanno la statua? Scolpita nelle pendici del Bondone? Scommetto che andrai subito a fare foto di famiglia vicino al Liga.
Ti ho tolto il captcha, contento? (Non sapevo di cosa parlassi, ho dovuto cercare su google)