domenica 14 settembre 2008

626



Questa la scena (vedi foto) che mi si è presentata fuori dalla porta del mio ufficio venerdì pomeriggio scorso: un uomo (a sinistra) impegnato nelle pulizie delle vetrate della corte interna dell'edificio, al settimo piano (direi sui 28 metri, non è un gigaparsec ma provate a cadere da 28 metri di altezza su un pavimento di marmo), sospeso su una sorta di altalena rudimentale, la quale, facendo passare le due corde sopra il parapetto, è a sua volta sostenuta dai piedi del tipo che si gratta la testa. Al fine di ottenere un coefficiente di sicurezza apparente veramente elevatissimo, un imbrago assicura l'operatore ai piedi dell'altro tizio sulla destra.
Considerazioni:
1-se il tipo che si gratta scivola o starnuta, l'operatore cade
2-se l'operatore cade, il tipo sulla destra prima va gambe all'aria sbattendo la nuca per terra, poi c'è una buona probabilità che cada assieme al primo.
3-il flash della mia foto avrebbe potuto fare un massacro

Ad ogni modo il caffè nel bicchiere è finito e torno in ufficio.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

grande china! è sempre un piacere vedere che la sicurezza è un concetto molto soggettivo!

Dave ha detto...

A volte sembra che facciano apposta, sono amanti del pericolo!