domenica 4 aprile 2010

La printing company deve morire


Settembre 2009: dopo diversi cambiamenti di programma dovuti a ritardi sulla costruzione e impegni del ministro onorevole P. finalmente si inaugura il benedetto edificio del quattro ci (nome in codice). Per l’occasione la mia ditta, F, mi chiede di far stampare qualche centinaia di libri di presentazione dell’edificio in questione. Parte dei libri saranno distrubuiti ai presenti alla cerimonia d’apertura e a successivi clienti, potenziali clienti, conoscenti ecc in Cina. Un’altra parte verrà invece portata in Italia. Sarà infatti utilizzata presso una fiera che si terrà martedì 22 settembre in Svizzera. Per l’occasione della cerimonia d’apertura, una delegazione di F viene in visita a Pechino. Poichè sarebbero rientrati in Italia giovedì 17, pensiamo di approfittarne per portare in patria i libri per la fiera senza dover pagare spese di spedizione.
La segretaria contatta una printing company di Pechino:
“Dobbiamo stampare 300 libri entro mercoledì sera, 100 del tipo A, 100 del tipo B, 50 tipo C e 50 tipo D, è possibile?”
“Si, nessun problema, li consegneremo mercoledì alle ore 18.00”
“Grazie, arrivederci”
Mercoledì pomeriggio la segretaria mi chiama:
“Ha chiamato la printing company, dicono che sono un po’ in ritardo e consegnano verso le 20”
“Va bene, vai pure a casa, alle 20 passo io in ufficio e prendo i pacchi”.
Aspetto in ufficio...alle 21 chiamo la segretaria :”potresti chiamare quelli dei libri e chiedere dove sono? Li sto aspettando da un’ora...”
La segretaria chiama e mi richiama: “Hanno detto che stanno cenando, i libri sono pronti e li porteranno verso le 22”
“Come cenando? Io sono qui che aspetto e questi venno al ristorante senza dire niente? Richiamali e dì loro che, dato che adesso vado a cena anche io, me li portino direttamente all’hotel dove stanno i miei colleghi italiani”
“Ok”
Alle 22 sono all’hotel. Alle 23 richiamo la segretaria: “perfavore, richiama questi coglioni e chiedi dove sono”
La segretaria mi richiama dopo 2 minuti: “si, li ho sentiti, stanno arrivando, sono per strada”.
La Fiona mi raggiunge all’hotel...conoscendo la scarsa capacità di imporsi della segretaria, chiedo alla Fiona di parlare direttamente con i coglioni.
“Dove cavolo siete?”
“Stiamo cercando una macchina per venire lì”
“Ma prendete per il culo? Un’ora fa eravate per strada e adesso non avete una macchina?”
“eh...si...perchè...abbiamo avuto un problema con la rilegatura”
“Cosa centra la rilegatura? 3 ore fa i libri erano pronti e li stavate portando. I libri sono pronti o no?”
“Si, stiamo cercando una macchina, la macchina della ditta non parte...”
“Prendete un taxi! Vi stiamo aspettando dalle 6, quanto tempo volete farci perdere?”
“Si va bene”
“No, non va bene....prendete un taxi e venite subito”
A mezzanotte richiamiamo...nessuna risposta. E così per un’altra ora buona.
All’una rispondono...sono ormai un fungo atomico sterminatore...”State portando i maledetti libri o cosa? Sapete quante ore abbiamo aspettato? I libri sono pronti o che? Siete riusciti a prendere uno dei 100mila taxi di pechino?”
“Riusciamo a portarveli alle 2:30”
“Ok...basta così...portatemeli domani mattina alle 6.30” Se non vi vedo alle 6.30 vengo personalmente nel vostro studio e la cosa non sarà piacevole.
“Non c’è problema”

Sono sfinito...mi trascino fino a casa che per fortuna non è lontana...dormo quel poco che mi resta da dormire.
Alle 6.30, orario dettato dall’orario di partenza dei colleghi, arrivo all’hotel. Incredibile, la printing company arriva. Si scusano per il ritardo...
“Si, non c’è problema, sono appena arrivato...”
Mi consegnano la prima scatola. 50 libri tipo C, perfetto.
Seconda scatola: 50 libri tipo D...bene.
Terza scatola: 20 libri tipo A...ok, questi sono più grossi, ce ne stanno meno in una scatola...portatemi le altre..
“No, non ci sono altre scatole...sono tutti qui”
“Scusa??”
“Questi sono tutti i libri”
“Facciamo un double check per sicurezza, ma a me pare ne manchino...tipo 180 su 300. O forse avete inserito 180 libri all’interno degli altri? Forse c’è un doppiofondo nelle scatole?
“No, 120 libri...questi sono quelli che abbiamo”
Mi trattengo a stento dal fare uno scempio.
“Dove cazzo sono gli altri libri???” Fra 10 minuti devo consegnarli perchè vengano portati in Italia!
“Ora chiamo l’ufficio e chiedo”
“si bravo, chiama l’ufficio”
“Non sono arrivati a farli”
“Scusa ma siete stati voi a dirmi che non avevate problemi a farli. E adesso io cosa dovrei fare? Ieri sera mi avevate detto che erano pronti. Ora ho la certezza che mi prendavate per il culo. Dico bene?”
“No no”
“si si!! Ora ti dico adesso cosa! Dovete finire i maledetti libri e spedirli in italia entro lunedì!”
“si capisco”
“perfetto...allora se hai capito dimmi se riuscite a farlo. E ovviamente la spedizione la pagate voi!”
“si”
“bene...ora non vi voglio più vedere! Voglio solo vedere i libri che arrivano in ufficio in Italia lunedì”
“Ok”

In giornata chiedo alla segretaria di richiamarli e di assicurarsi che spediscano con DHL, che suppongo sia l’unico corriere che riesca a fare la consegna in tempo.
“li ho chiamati, hanno detto che non c’è problema, i libri sono pronti, DHL fa la spedizione sabato e consegna lunedì in Italia”
“siamo sicuri?”
“Si, mi hanno già dato il numero di spedizione...”
“Sarà...”

Lunedì 21 chiamo in Italia: “sono arrivati i libri?”
“neanche l’ombra”
“perfetto...ora sì che il boss mi fa il culo”
Chiamo la segretaria :”dove minchia sono i nostri libri? Rintraccia DHL”
Mezzora dopo mi richiama: “i libri sono ad Hong Kong, la printing company non ha usato DHL ma un’altro corriere...”
“Va bene...non dire altro...non voglio più saperne...solo non pagare la printing company. Non dargli un fottuto RMB”

Passano i mesi...la vicenda sembra dimenticata quando M, la nostra accountant factotum italiana che parla perfettamente cinese mi chiama: “E’ comparsa in ufficio una tipa con la faccia da lumaca. E’ quella dei libri ricordì? Dice che a settembre ci hanno stampato 300 libri e oggi ci portano la fattura per il pagamento.”
“Indicale pure la porta, grazie”
“Dice che vuole parlare con te”
“Ok, ma io oggi sono in cantiere, se vuole può aspettare ma non arriverò molto presto. A differenza loro non racconto palle.”
Quando arrivo in ufficio, circa 5 ore dopo, la tipa se n’era andata. Bene, mi sono risparmiato di dover cacciare qualcuno a calci.
La tipa si ripresenta diverse volte nei giorni successivi. Alla terza volta mi prendo 5 minuti per parlarle. Cercando di mantenere la calma le spiego perchè non li pagheremo: “ vi abbiamo chiesto un servizio, la consegna dei libri entro una certa data, ed avete confermato che potevate farlo. Se ci aveste detto che non c’era abbastanza tempo ci saremmo rivolti a qualcun altro. I libri sono stati consegnati con un pesante ritardo, senza contare le ore che ho perso ad aspettarvi e che ovviamente nessuno mi pagherà. Quei libri, consegnati in ritardo, erano oramai inutili. Servivano per una fiera che al momento dell’arrivo dei libri in Italia era già terminata. E’ un po’ come se tu vai al ristorante ma hai un’ora di tempo per mangiare perchè poi hai un’appuntamento. Dopo un’ora te ne vai e il cibo non è ancora arrivato. Pagheresti il conto? L’unica cosa che posso fare è pagarti quei 120 libri che siete riusciti a portarci in zona cesarini.”
“No, non va bene...noi vogliamo che ci paghiate i 120 libri, più 100 libri A, più la spedizione, e che ci rispediate indietro i restanti libri B”
“Benchè non capisca che ve ne facciate dei libri B, mentre non vi interessano gli A, la spedizione non la paghiamo perchè era negli accordi. Se volete vi rispedisco tutti i libri, ma dovete pagarvi la spedizione.”
“No, non va bene, allora pagate tutti i libri e metà spedizione di andata e non rispedite i libri indietro”.
“Fuori di qui”

Il giorno dopo torna e consegna una lettera non timbrata e non firmata su carta non intestata con la richiesta di pagamento da parte del loro legal department (mah...che se ne farà una copisteria di un dipartimento legale?)
Rispondo con una lettera, volutamente su carta non intestata e non firmata, in cui ribadisco la nostra posizione. Comincio a rendermi conto però che per un pagamento di 600 euro sto perdendo anche troppo tempo. Quando la signorina lumaca viene a ritirare la mia lettera di risposta, chiede che io ci metta un timbro. Le riconsegno anche la sua e le dico che prima dovrebbe metterlo il suo forse legal department. Quando la accompagno alla porta le ricordo di non presentarsi più senza prima prendere un’appuntamento. Mi fa quasi pena perchè probabilmente pure lei non ha mica voglia di venire qui ogni giorno. Ma ci sarà un capo che minaccia di bastonarla se non porta a casa i soldi.
Seguono alcune telefonate tra la nostra accountant e la printing company, che minaccia di farci causa. A questo punto la nostra accountant, M, mi fa notare che anche se probabilemte non ci farebbero causa, che il legal department non esiste e che sono dei pezzenti, è mooolto meglio non addentrarsi nelle intricate vie legali per 600 euro, visto che i nostri avvocati quella cifra ce la chiedono per un’ora del loro tempo. Concordo.
Chiediamo di incontrarci con il manager della printing company. Arriva accompagnato dalla faccia di lumaca. Troviamo un compromesso. Paghiamo i libri con un certo sconto e non paghiamo la spedizione. Non sono affatto contento ma questa è la Cina. Faccio però presente al manager che a mio avviso farebbe meglio a licenziare quella tipa che si porta appresso. Siamo uno studio di ingegneria e non uno sportello delle lamentele, non possiamo perdere tempo con una che tutti i giorni arriva in studio senza avvisare, pretende di parlare un po’ con tutti, sbatte le porte e si permette di ritornare il giorno dopo. Faccio inoltre presente che sarà mia premura sconsigliare la loro copisteria a tutti quelli che potrebbero essere interessati a stampare qualunque cosa.
Torno al lavoro....o meglio alla mia scrivania...apro google...how to make napalm...invio.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

spero tu non abbia trovato come si crea il napalm...
:D

Unknown ha detto...

Impagabile... non puoi immaginare come mi sono identificato... a me cose del genere capitano tutti i giorni, e non c'è modo di fare capire in Italia il perché!