Ricordo che tempo fa qualcuno da queste parti si bullava di come gli aerei in Cina, e in particolare i voli Airchina, non siano mai in ritardo. Può anche darsi che durante le tre settimane delle olimpiadi sia effettivaente stato così, probabilmente un ritardo di 5 minuti sarebbe stato punito con la pena capitale per piloti, hostess e uomini radar. Ma ultimamente le cose sonodel tutto diverse. Due esempi: 1. Mi capita di dover volare spesso a Shanghai per lavoro. Negli ultimi 3 mesi avrò fatto all’incirca una decina di viaggi. Bene, su 20 voli tra andate e ritorni, ricordo un solo volo in orario. Il ritardo medio si aggira sui 30 minuti all’andata e sull’ora al ritorno. La media si alza vertiginosamente se considero il caso eccezionale del giorno del temporale su Shanghai. Volo previsto per le 19.10, alle 19 comincia a piovere a dirotto fino all’incirca alle 22 e dopo una notte passata sui sedili dell’aeroporto tra rivolte popolari e dopo aver visto diversi voli partire senza troppi problemi, decolliamo alle 5 del mattino dopo. Lo stesso giorno alle 10.30 ho il volo per tornare in Italia. Atterro quindi a Pechino verso le 7, corro a casa, finisco la valigia, ri-corro in aeroporto e mi imbarco appena in tempo sul mio bel volo per Francoforte. 2. Giugno, volo di ritorno dalla Thailandia. Volo Airchina, previsto per mezzanotte. Al check-in ci comunicano che il volo è in ritardo causa maltempo a Pechino. Parentesi, se piove a Pechino si può proprio dire “governo ladro!”, dato che spesso la pioggia è provocata ad hoc con la dispersione in cielo di elementi chimici sulla cui tossicità non mi posso e voglio pronunciare. Allo stesso modo è curioso vedere come durante le grandi occasioni (apertura olimpiadi, giornata della repubblica ecc, il cielo, solitamente grigio/bianco sia incredibilmente azzurro. Partiamo alle 3 del mattino; dopo 5 ore di volo, in prossimità di Pechino, ci viene annunciato che causa tempesta di sabbia sulla capitale il volo verrà dirottato su Shijiazhuang, località nota per non avere niente di interessante. Atterriamo in questo posto desolato....non essendo un aeroporto internazionale non è possibile svolgere le procedure di immigrazione, quindi ce ne stiamo seduti in aereo ad aspettare. Quindi aspettiamo...aspettiamo...aspettiamo...nel frattempo chiamo un mio amico a Pechino che mi smentisce la presenza di una tempesta di sabbia. Ha semplicemente piovuto diverse ore prima. Dopo cinque ore di attesa cominciano le sommosse di piccoli gruppi cappeggiati probabilmente dagli incalliti fumatori cinesi che si vedono negato il loro diritto a una sigaretta. Dopo sette ore, poco prima del probabile linciaggio di uno steward, finalmente il comandante riceve l’ok a ripartire dalla torre di controllo. Mi sorge il dubbio che si fossero semplicemente dimenticati di noi. Ora mi chiedo, è possibile che tutte le volte che c’è un ritardo tirano fuori la palla della tempesta di sabbia o del supertemporale? Non possono semplicemente ammettere che non riescono a gestire un gran chè bene i due principali aeroporti della Cina? Pensandoci bene, visto il regime, NON possono...ma allora se tutti i voli partono con una media di 45 minuti di ritardo, perchè non rifanno le tabelle degli orari scalando le partenze di tre quarti d’ora, così che i voli con i nuovi orari possono partire relativamente in orario con buona pace di tutti? E perchè c’è ancora qualcuno che non ammette che Airchina fa schifo?
martedì 5 ottobre 2010
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